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Via libera della Camera alla norma che rende vietata la cannabis light

La Camera dei deputati ha dato il via libera alla stretta sulla cannabis light, contenuta nell’articolo 18 del ddl sicurezza. Questa misura ha sollevato un acceso dibattito in aula, con forti critiche da parte delle opposizioni. L’articolo interviene direttamente sulla legge 242 del 2016, che regolava la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa, introducendo il divieto della commercializzazione e lavorazione delle infiorescenze della canapa a basso contenuto di THC, comprese le forme essiccate, triturate e i prodotti derivati. Solo ieri, il Tar del Lazio, aveva stabilito che questa sostanza non è uno stupefacente.

Le critiche delle opposizioni

Le critiche delle opposizioni non si sono fatte attendere. Secondo Rachele Scarpa del Partito Democratico, la cannabis con un basso contenuto di THC non ha effetti psicotropi e ha paragonato i suoi effetti a quelli del basilico, suggerendo che sostanze come la noce moscata sarebbero persino più droganti. Gianmauro Dell’Olio del Movimento 5 Stelle ha sottolineato come questa stretta possa danneggiare gravemente un’intera filiera economica, che si è sviluppata nel rispetto delle normative vigenti. Anche Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha evidenziato come questa misura possa spingere una parte dell’economia verso l’illegalità, rendendo un prodotto legale di fatto fuorilegge.

piante di cannabis
Via libera della Camera alla norma che rende vietata la cannabis light (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La fine dei cannabis shop?

L’articolo 18 introduce il divieto di importazione, cessione, distribuzione e commercio delle infiorescenze di canapa, rendendo difficile la sopravvivenza dei cosiddetti “cannabis shop”, diffusi in molte città italiane. Nonostante la nota del dipartimento delle Politiche Antidroga della presidenza del Consiglio, che sottolinea come non si voglia colpire il mercato legale della canapa, molti esponenti politici ritengono che la legge possa avere conseguenze disastrose per chi ha investito in questo settore. Inoltre, le nuove sanzioni previste dal ddl sicurezza potrebbero inasprire ulteriormente la regolamentazione, aumentando la confusione su ciò che è considerato legale e illegale nel mercato della cannabis light in Italia.

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