ROMA – Cibo, ne girano e ne corrono in testa e in bocca alla gente di false convinzioni. False convinzioni su ciò che faccia male o faccia bene. False, prive di fondamento scientifico, senza riscontri nella realtà. Eppure radicate e diffuse. Diffuse da “scorretta informazione alimentare che spinge a comportamenti insensati e anche pericolosi” per dirla con Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti. Diffuse però non per sbaglio o ignoranza, almeno non sempre. Spesso la “scorretta informazione” è diffusa per vendere. Sono insieme fake news alimentari, “bugie sul cibo” come da titolo de La Stampa, e spot pubblicitari.
Sempre Moncalvo: “Il web si configura sempre più come porto franco della bufale alimentari”. Già, ma chi ce mette in Rete le “bufale alimentari”? Non piovono dal cielo, arrivano da chi il cibo lo vende. Prima di diventare must di chat o whatsapp, prima di diventare senso tanto comune quanto sballato, le balle di successo sul cibo sono un investimento a bassissimo costo e alta redditività. Metterle in giro e in circolo costa poco o nulla e una volta in giro e in circolo crescono da sole e danno frutti.
Eccone otto di cose non vere sul cibo, solo otto ma si può fare di più.
Non è vero che la soia è meglio del latte e non è vero che il latte fa male. Chi ha messo in circolo a suo tempo questa balla, e sono 50 anni fa, è un duo americano molto vicino al mondo della soia come dice Giorgio calabrese docente di alimentazione e nutrizione umana. Non è vero, eppure ancora oggi è pieno di gente che giura il latte di soia sia più leggero e salutare di quello di mucca, capra o pecora. Fosse vero che il latte bovino ovino o caprino fosse nocivo alla salute saremmo da tempo sulla via dell’estinzione visto che lo ingeriamo da maiglia di anni.
Non è vero che l’ananas brucia i grassi. Ce lo diciamo praticamente ad ogni pasto e tavolata ma l’ananas non brucia nessun grasso, tanto meno elimina la cellulite nelle donne.
Non è vero che il kamut è un’antica varietà di grano quindi con il fascino iper vintage del buon grano dei bei tempi andati. Kamut è un marchio privato commerciale registrato negli Usa.
Non è vero che mangiare carne fa sempre male. Una corretta alimentazione prevede dosi fisiologiche di carne rossa e bianca, altro che escluderne il consumo. Mangiare troppa carne fa male così come fa male, sì male alla salute, non mangiarne mai.
Non è vero che i grassi vanno eliminati del tutto. La alimentazione salutare prevede 10/15 % di proteine, 55/60% di carboidrati e 30% di grassi tra saturi e insaturi. Dice Calabrese: “togliere completamene i grassi significa prenotare l’insorgenza di un carcinoma”. Speriamo non abbi ragione, soprattutto per quelle legioni di ragazze e donne soprattutto che fuggono come la peste perfino un’unghia di bianco del prosciutto.
Non è vero che chi è intollerante al lattosio non può mangiare formaggi. Dipende dai formaggi, l’intollerante al lattosio può mangiare senza problemi e con gusto parmigiano, grana padano, pecorino e in generali tutti i formaggi stagionati.
Non è vero che le banane sono il cibo più ricco di potassio. Ce n’è nelle banane di potassio ma non più, anzi meno che in altra frutta e verdura.
Non è vero che lo zucchero di canna non ingrassa. Non c’è bar che non offra per un caffè anche l’opzione zucchero di canna e praticamente tutti noi siano convinti non ingrassi perché…è scuro? Lo zucchero di canna ha invece le stesse calorie di quelle bianco.
Otto chiari e documentati “non è vero”. Ma siamo certi che non leveranno dalla testa e dalla bocca di tanti che il latte di soia è meglio di quello di mucca, che i grassi non si devono mangiare mai, la carne nemmeno, l’ananas brucia i grassi, lo zuccheri di canna non ingrassa…