Doggy bag, ti porti a casa avanzi del ristorante: un italiano su 3 dice sì

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2014 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
Ti porti a casa avanzi del ristorante: uno su 3 dice sì

Ti porti a casa avanzi del ristorante: uno su 3 dice sì

MILANO – Un italiano su tre dice sì al sacchetto degli avanzi dopo il ristorante. Gli americani la chiamano “doggy bag”, sacchetto per il cane, a Milano invece “schiscetta”, la vaschetta utilizzata per conservare gli alimenti: è ormai una moda che imperversa all’estero e che gli italiani stanno lentamente riscoprendo. Un’abitudine cara persino alla first lady americana, Michelle Obama, che la Corte di Cassazione ha recentemente riconosciuto nientemeno che come un “diritto inviolabile”.

A misurare la nuova tendenza “green” è uno studio della Coldiretti secondo il quale portarsi a casa bevande o pietanze varie avanzate dalla cena consumata fuori casa non è più un tabù. In Italia, dove i morsi della fame post bellica rendevano normale fino agli anni Cinquanta riportarsi a casa il cibo rimasto in tavola dalla trattoria, l’usanza era andata smarrendosi con il boom economico, stigmatizzando come “morto di fame” chiunque si azzardasse a riproporla. Ora, crisi economica a parte, ri-apprendiamo dall’estero le virtù della pratica anti-sprechi.

Dopo la vergogna bisogna superare però la timidezza: sempre secondo Coldiretti, il 24 per cento degli italiani lascia ancora sul tavolo ciò che non ha mangiato perché s’imbarazza a chiedere. Solo un 10 per cento di disinvolti considera la doggy bag una regola, mentre il 23 per cento la pratica saltuariamente. Per incentivare anche i più timidi sono nate diverse iniziative come “Il Buono che avanza”, una rete di più di 120 ristoranti italiani che propongono di loro iniziativa la schiscetta ai loro clienti a fine pasto. Mentre la provincia di Trento ha distribuito più di 40 mila vaschette ai ristoratori.