Farina di insetti, carne in provetta: così mangeremo nel 2050

Farina di insetti, carne in provetta: così mangeremo nel 2050
Farina di insetti, carne in provetta: così mangeremo nel 2050

ROMA – Nel 2050 mangeremo farina di insetti e carne in provetta. Tra 30 anni infatti la popolazione mondiale potrebbe salire a 10 miliardi di individui. Così gli scienziati pensano a soluzioni alternative ed ecosostenibili per sfamarci tutti. Giulia Cimpanelli su Corriere Innovazione propone una rassegna dei cibi più strani ai quali il nostro palato potrebbe doversi adattare:

CARNE IN PROVETTA – Dopo gli hamburger di staminali, negli Stati Uniti si sperimentano anche polli e anatre. La carne è prodotta in laboratorio da cellule staminali, senza dover allevare e poi macellare gli animali. Resta però da chiarire le eventuali conseguenze legali di una produzione intensiva di carni sintetiche. Per una sola porzione di carne si prelevano cellule staminali dagli animali e si coltivano fino a 20 mila filamenti.

FARINA DI INSETTI – In Svizzera la vendono già nei supermercati Coop. Le farine sono composte da grilli, vermi e cavallette. Chi le ha provate assicura che le locuste sanno di pollo, mentre i vermi assumono un intenso aroma di noce. Sono inoltre ricchi di proteine, vitamine, minerali e grassi insaturi. Insomma un vero toccasana.

MEDUSE – Il Mediterraneo ne è pieno zeppo, ma le meduse non sono solo uno spettacolo silenzioso di luci e un fastidioso urticante. La loro “carne” è costituita essenzialmente di acqua e proteine preziose. Il collagene è poi un efficace anti-ossidante.

GLUTEN FREE – I cereali senza glutine sono a zero impatto ambientale. Parola di Gluten World una startup pugliese che è riuscita per la prima volta a definire il processo di detossificazione delle proteine del glutine, senza utilizzare enzimi o sostanze chimiche.

CAPSULE BRUCIA-GRASSI – Sono pasticche molli da aprire e cospargere a crudo sui cibi. Quello che c’è all’interno è un mix concentrato di farine di insetti, iperproteiche, che aiutano a bruciare velocemente i grassi. Un toccasana per gli sportivi, senza ricorrere ad amminoacidi.

FITOPLANCTON – Lo vendono liofilizzato e contiene microalghe ricche di minerali essenziali, omega 3 e vitamine. Se si supera l’impatto psicologico del colore verdognolo, bastano 100 grammi di spirulina per assumere 60 grammi di proteine. Una dose che non è paragonabile né alla carne né ad altre proteine vegetali.

PANETTONE ALLA SETA – Ideale per i diabetici, il primo panettone al mondo realizzato con farina di baco da seta è stato presentato da una start up italiana Italbugs al Parco tecnologico di Lodi nel 2015. Il contenuto proteico è triplicato, riducendo carboidrati e grassi.

 

 

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