Fritto, sugo… Odori disturbano i vicini? E’ reato di “molestia olfattiva”

Fritto, sugo... Odori disturbano i vicini? E' reato di "molestia olfattiva"
Fritto, sugo… Odori disturbano i vicini? E’ reato di “molestia olfattiva”

ROMA – Quante volte vi è capitato di alzarvi la mattina, di aprire la finestra e di essere inondati da un fortissimo odore di fritto o di cucinato? Bene, sappiate che se sugo e fritto disturbano il vicino di casa, può essere reato. Lo ha precisato la Cassazione, con la sentenza n. 14467/2017 depositata il 24 marzo scorso dichiarando colpevoli del reato i proprietari di un appartamento in condominio per aver provocato continue immissioni di fumi, odori e rumori molestando i vicini del terzo piano. Nascono così quelle che la Cassazione chiama “molestie olfattive”.

I proprietari di un appartamento sono stati accusati dai condomini residenti al terzo piano di aver provocato continue immissioni di fumi e odori molesti. A nulla è valsa la considerazione dei primi per la quale la causa era da ricercarsi in emissioni di odori di cucina che, per loro natura, non avrebbero integrato i requisiti per la sussistenza del reato, oltre al fatto che tra le parti vi erano stati precedentemente contrasti di vicinato.

Confermando le decisioni dei primi due gradi di giudizio, la Corte di Cassazione ha condannato gli imputati, dichiarandoli colpevoli di “getto pericoloso di cose”, respingendo l’argomentazione dei ricorrenti in base alla quale tale norma non sarebbe estensibile agli odori.

 

 

 

 

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