L’8 e 1/2 di Bombana a Honk-Kong, miglior ristorante italiano all’estero

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Otto e mezzo di Honk Kong è il miglior ristorante italiano all’estero secondo la Guida Michelin. Che assegna allo chef bergamasco Umberto Bombana le uniche tre stelle di tutti i ristoranti tricolori spari nel mondo. Noto a livello internazionale come il “re dei tartufi”, Bombana ha rivitalizzato il famoso “Toscana” dell’hotel Ritz Carlton della metropoli cinese, chiuso due anni fa. Fellini, cui il nome del ristorante si ispira, deve aver portato fortuna a Bombana, impostosi in una città dove il culto del cibo e della cucina raffinata è un’autentica ossessione. Migliaia di ristoranti, melting-pot eno-gastronomico, programmi tv dedicati a tutte le ore, gare tra chef: la città sembra non pensare ad altro. E l’affermazione di Bombana assume ancora più valore.

Il design è stato curato dalla giapponese Design Post, e il manager è Danilo Nicoletti. Qui, viene tenuta anche, in collegamento satellitare con Alba, l’asta dei tartufi (lo scorso anno proprio Hong Kong si aggiudicò il più costoso, a 100.000 euro). Piatti “rustici da grand gourmet”, secondo alcuni critici, definiti dallo stesso Bombana come “cartoline profumate del bel paese” e “storie d’amore fra ingredienti”. Prossima sfida: un 8 ½ anche a Shanghai. Tra i pari grado a tre stelle, Honk Kong conta  i francesi Caprice e e l’Atelier de Joel de Robouchon (anche questo gestito da Nicoletti), nonché il Lung King Heen, primo cinese ad aver ricevuto la massima onorificenza Michelin.  Il maggior numero di tre stelle può vantarlo Tokyo, che distacca tutti con larghissimo distacco. Per dire, Parigi ne conta solo 5.