Loro di Napoli, l’iniziativa enogastronomica a Milano. Ciro Fiola: “Così portiamo le nostre eccellenze al Nord”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 30 Novembre 2019 - 09:00| Aggiornato il 27 Maggio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Loro di Napoli, l'iniziativa enogastronomica a Milano. Ciro Fiola: "Così portiamo le nostre eccellenze al Nord"

Loro di Napoli, l’iniziativa enogastronomica a Milano. Ciro Fiola: “Così portiamo le nostre eccellenze al Nord”

MILANO – Dal primo al 6 dicembre Milano ospiterà le eccellenze tipiche agro-alimentari della provincia di Napoli grazie a Loro di Napoli, iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Napoli presieduta da Ciro Fiola e da S.I. Impresa Azienda Speciale, presieduta da Fabrizio Luongo. 

L’evento, che si terrà allo Spazio Campania di Piazza Fontana, prevede un’alternanza di aperitivi a degustazione gratuita ogni sera con un protagonista diverso del food and wine, testimonial e chef. Ne abbiamo parlato con il Presidente Ciro Fiola. 

Come mai la scelta di Milano per la vostra kermesse enogastromica?

Milano è stata scelta per un progetto insieme alla Regione Campania proveniente dall’industria 4.0 che dà la possibilità, con l’aumento del contributo camerale, di fare progetti unitamente alla Regione. Così la Regione e Unioncamere regionale hanno preferito Milano. Noi come Napoli abbiamo detto: cosa portiamo a Milano? Portiamo le eccellenze dell’agroalimentare. 

Secondo voi quali saranno i prodotti più apprezzati dal pubblico milanese?

Sono tutte eccellenze… Certo, se il pubblico milanese dovesse assaggiare i  nostri prodotti, cosa che faremo alla nostra iniziativa, non ne lascerebbe nemmeno uno, dal provolone alla pasta all’olio, fino al vino. 

Proprio all’iniziativa ci sarà anche una Masterclass di vini dai suoli vulcanici del Vesuvio: può anticiparci qualcosa? Quali vini verranno presentati?

Verranno i consorzi di tutela del vino e saranno rappresentati tutti i vini della provincia di Napoli, non solo quello dei suoli vulcanici del Vesuvio. Uno di questi vini ha vinto anche per il secondo anno consecutivo il premio Vinitaly come migliore vino bianco (N.d.R. ideale da aprire utilizzando il Coravin Wine Preservation Opener per preservarne la qualità). I vini della provincia di Napoli sono ormai riconosciuti come eccellenze, non grandissime produzioni, ma quelle piccole eccellenze che fanno un po’ gola a tutti. 

Secondo lei quali altre iniziative potrebbero essere realizzate per promuovere di più i prodotti tipici campani? 

Un’iniziativa che abbiamo presa e che penso sarà unica su Milano è di far intervenire buyer europei, in modo da far conoscere anche all’estero le eccellenze della provincia di Napoli. E qui le aziende che verranno potranno vendere qualcosa all’estero, esportare, e questo aiuterà l’internazionalizzazione delle aziende produttrici. 

A livello di dazi, potrebbero esserci degli impatti sui vostro prodotti gastronomici?

No, a livello di olio, pomodoro o mozzarella no, e anche se ci dovesse essere un dieci per cento di dazio avere queste eccellenze le fa superare tutte. La qualità di questi prodotti fa sì che non ci possano essere conseguenze. 

A livello europeo ci sono altre realtà promosse?

Ci sono fabbriche italiane di mozzarella anche all’estero. Anche il provolone del Monaco all’estero ha nicchie di qualche importatore che ha una clientela particolare. 

C’è qualche altro prodotto campano che vorreste valorizzare in futuro, magari ancora poco conosciuto al grande pubblico?

Diciamo che l’enogastronomia è il nostro forte, ma abbiamo anche aziende artigiane di altri tipi. Ad esempio abbiamo fatto un’associazione con la Camera di commercio di New York delle eccellenze di artigiani con Talarico, un’azienda ultracentenaria di ombrelli. Anche la pizza, che a Milano ormai è presente con Starita, Sobrillo e il top delle pizzerie napoletane. Ormai la pizza napoletana si mangia tranquillamente anche a Milano.