Migliori ristoranti d’Italia, Gambero Rosso: Beck e Bottura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2015 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA
Migliori ristoranti d'Italia, Gambero Rosso: Beck e Bottura

Massimo Bottura

ROMA – Massimo Bottura e Heinz Beck si confermano chef dell’anno per la guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2016. L’Osteria Francescana di Modena e La Pergola del Rome Cavalieri di Roma restano e sono i migliori ristoranti d’Italia tra i 2.268 indirizzi selezionati dalla guida.

Due i i due nuovi ingressi, Berton e Seta del Mandarin Oriental Milano, e ”sono entrambi in una Milano che quest’anno ha convogliato una straordinaria concentrazione di energie sull’onda lunga del fenomeno Expo” ha detto Giancarlo Perrotta, curatore della ventseiesima edizione della guida. La Lombardia conferma inoltre il suo primato con sei Tre Forchette e altrettanti Tre Gamberi, espressione questi ultimi della migliore cucina tradizionale.

L’edizione 2016 premia anche Lorenzo Viani, di Lorenzo a Forte dei Marmi (Lucca), come “Ristoratore dell’anno”, nonché l’Argine a Vencò, di Dolegna del Collio (Gorizia), come “Novità dell’anno” emblematica di una virtuosa scia di progetti a 360 gradi all’insegna della riscoperta del territorio e del self made, come si legge nelle motivazioni. Vivace anche il panorama delle trattorie italiane, ”luoghi dove ospitalità familiare e cibo della memoria segnano uno stile che non tramonta mai” secondo i curatori, che si arricchisce di tre membri: La Brinca di Ne (Genova), All’Osteria Bottega di Bologna e La Tana degli Orsi di Pratovecchio Stia (Arezzo).

Nella famiglia dei grandi chef, secondo la guida “Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2016”, Gennaro Esposito, della Torre del Saracino di Vico Equense (Napoli) sale, con un punteggio di 57, tra i quattro migliori voti di cucina assegnati, accanto a Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (Padova) e Pino Cuttaia de La Madia di Licata (Agrigento). Crescita anche per Mauro Uliassi, dell’omonimo locale di Senigallia (Ancona).

Sono 16, inoltre, i premi al miglior rapporto qualità/prezzo, sparsi in tutta Italia con una doppietta pugliese, La Bul di Bari e La Strega di Palagianello (Taranto). Mentre Le Giare dell’Hotel Rondò è il nuovo Tre Bottiglie, massimo riconoscimento per i wine bar.

I “Tre Mappamondi”, che accendono i riflettori sulle tavole etniche da non perdere, incoronano per la prima volta il meneghino Wicky’s Wicuisine Seafood, che si affianca all‘Iyo, sempre di Milano, e al Dao Restaurant di Roma, mentre sono confermati i Tre Boccali a templi della cultura brassicola come le “case” Baladin di Piozzo (Cuneo) e di Roma.

Donatella Bistrot di Oviglio (Alessandria) è stata premiata come Bistrot dell’anno, dopo il cambio di veste della nota insegna piemontese che si è reinventata in versione più informale e contemporanea; il Reale di Castel di Sangro (AQ) per il Pane in tavola, per l’attenzione impiegata nella fattura di un alimento basilare e spesso in tavola sottovalutato; la giovane Sara Simionato, dell’Antica Osteria da Cera di Campagna Lupia (Venezia), come Pastry chef dell’anno, in quanto elemento fondamentale della brigata.