Il pomodorino del Piennolo Dop a Loro di Napoli a Milano. “Ecco l’oro rosso del Vesuvio”

Il pomodorino del Piennolo Dop a Loro di Napoli a Milano. "Ecco l'oro rosso del Vesuvio"
I grappoli di pomodorini appesi

MILANO – C’è un piccolo pomodoro a punta, dalla forma quasi ovale, con dei solchi laterali, che si vede appeso a grappoli, rappresentato anche negli antichi presepi della tradizione partenopea: è il pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, tra le eccellenze agroalimentari campane presentate a Loro di Napoli, la kermesse enogastronomica promossa a Milano dalla Camera di Commercio di Napoli e da S.I. Impresa Azienda Speciale.

A portare allo Spazio Campania di piazza Fontana, a pochi passi dal Duomo, il pomodorino del Piennolo è Francesco Espresso, dell’azienda agricola Casale Pietropoaolo. “Questo pomodoro viene definito l’oro rosso del Vesuvio. E’ una DOP (Denominazione di origine protetta) che abbiamo solo noi. L’area di coltivazione è infatti circoscritta a i Comuni che toccano il Vesuvio”, spiega. 

Il pomodorino del Piennolo Dop a Loro di Napoli a Milano. "Ecco l'oro rosso del Vesuvio"
Il pomodorino del Piennolo viene coltivato nella zona del Vesuvio

Ed è proprio il terreno scuro, poroso, minerale e fertile delle pendici del vulcano, che non necessita di irrigazione, a conferire a questo pomodoro delle peculiarità insolite. “Il pomodorino del Piennolo viene raccolto a mano e coltivato secondo tecniche antiche con pali con fili di plastica, ferro o canapa per sorreggere le piante – spiega Francesco Espresso – Sono dei filari di pomodoro alzati da terra per far sì che i frutti non marciscano e per far prendere loro il sole in modo omogeneo. E’ una tecnica che richiede solo manualità e che segue durante tutta la produzione un disciplinare. Anche la raccolta viene fatta completamente a mano: i pomodori vengono raccolti a schiocche, a grappolini, per facilitare poi il piennolo, che è proprio il pomodoro messo a grappoli su un filo di canapa”. 

Il pomodorino del Piennolo Dop a Loro di Napoli a Milano. "Ecco l'oro rosso del Vesuvio"
Può essere rosso o giallo, ma solo il primo è Dop

Questi pomodori vengono raccolti tra luglio e agosto e lasciati maturare allo stato fresco anche fino a marzo. Hanno un gusto dolce ma allo stesso tempo abbastanza acidulo, che cambia a seconda della maturazione. Si usa crudo e anche nelle conserve, che vengono fatte ad agosto. Viene esportato in Italia e all’estero e usato sulle pizze gourmet. “A Napoli per tradizione lo mangiamo il 24 dicembre, la Vigilia di Natale”, spiega Espresso.

Un prodotto unico e versatile insomma, ideale se abbinato ai vini provenienti dai suoli vulcanici del Vesuvio, anch’essi protagonisti di questa kermesse, da degustare rigorosamente utilizzando il Coravin Wine Preservation Opener, uno strumento pensato per preservare le qualità organolettiche del prodotto.

 

 

 

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