San Pellegrino. Tra i “50 best” non c’è Carlo Cracco, Pierangelini: “La guida non è la Bibbia”

Fulvio Pierangelini

“S. Pellegrino World’s best restaurant 2010” «non è la Bibbia… è soltanto una libera espressione di scelte. E quindi ci sta. Anche se mi spiace per Carlo Cracco». Così Fulvio Pierangelini uno degli chef più premiati d’Italia con il ‘Gambero Rosso’ di San Vincenzo, oramai chiuso, commenta i risultati della guida presentata lunedì sera a Londra e realizzata dalla rivista Restaurant Magazine.

Una classifica che per la prima volta, dopo quattro anni, esclude dal primo posto il mitico El Bulli del catalano Ferran Adrià dando invece la palma del top al ‘Noma’ di Copenhagen in Danimarca. Sono invece cinque i ristoranti italiani presenti guidati dall”Osteria Francescanà di Modena, ma con l’esclusione appunto di Carlo Cracco.

«Dopo tutti questi anni ci sta anche che El Bulli – aggiunge Pierangelini – ceda il primato calcolando poi che a fine 2011 il ristorante, come annunciato, chiuderà». Per quanto riguarda gli italiani,  spiega ancora Pierangeliini che fin quando aveva il suo ristorante è sempre stato presente nella Guida, «certo che potevano esserci tanti altri ristoranti e altri nomi. Non c’é che l’imbarazzo della scelta. Vero è però che mi dispiace per Carlo Cracco uscito dai 50. Non capisco cosa sia successo».

E alla domanda se nutra rimpianti per il fatto di non essere più presente in quella Guida, Pierangelini, oggi a Ginevra per una scuola di cuochi e impegnato in mille iniziative sempre nel campo della gastronomia d’eccellenza, risponde: «Quel mondo non mi appartiene più. Pur cucinando ancora, non gioco più a quel gioco».

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