Sushi day: la festa di un’icona giapponese con origini cinesi

Sushi day: la festa di un'icona giapponese con origini cinesi
Sushi day: la festa di un’icona giapponese con origini cinesi (Foto Ansa)

ROMA – Anche l’Italia celebra il sushi day: da Nord a Sud sono sempre di più i ristoranti di cucina giapponese, con Milano e Roma in testa per gradimento. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E così anche da noi si festeggia oggi, 18 giugno, la giornata internazionale dedicata al sushi.

Piatto ormai internazionale, ma con origini ben precise. Che non sono quelle che la maggior parte immagina. Il sushi, infatti, ha origine in Cina, dove già quasi duemila anni fa il riso veniva utilizzato per conservare il pesce, spiega Repubblica.

Noto come “Narezushi”, il pesce veniva immagazzinato avvolto nel riso, dove si conservava per mesi, grazie alla fermentazione del cereale. La fermentazione del riso provoca un aumento dell’acidità (il termine sushi significa aspro-acido), proteggendo il pescato dal deperimento. Serviva, in altre parole, come conservante, ma non veniva mangiato.

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Intorno all’ottavo secolo, portata dai monaci buddisti, questa versione del sushi arrivò in Giappone, dove, in epoca Edo (1600-1800) nacque la forma tradizionale oggi nota grazie all’aggiunta di aceto di riso per accelerare la fermentazione. Quindi, nel diciannovesimo secolo, apparvero le prime bancarelle con palle di riso con fette di pesce crudo sopra: un pasto veloce ed economico. Almeno così all’epoca in Giappone.

In Occidente il sushi ha fatto la propria comparsa nel 1953, quando il principe Akihito lo offrì agli ospiti al ricevimento all’ambasciata giapponese di Washington. Da allora il boom del sushi non conosce sosta: in Italia sono 25mila i ristoranti giapponesi, mentre il sushi resta tra i piatti più ordinati anche per il servizio a domicilio, subito dopo pizza e hamburger.

 

 

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