Vino italiano, 5 mln di litri sono roba cattiva: il 20%

Vino italiano, 5 mln di litri sono roba cattiva: il 20%
Vino italiano, 5 mln di litri sono roba cattiva: il 20%

ROMA – Il 20% del vino italiano è robaccia di pessima qualità, in cattivo stato di conservazione, privo di tracciabilità e non censito nei registri di giacenza delle cantine. E poi scarsa igiene, sostanze vietate, botti fuorilegge. E’ il risultato di una grande operazione dei Nas dei Carabinieri che in questi giorni hanno sequestrato 5 milioni di litri di prodotti vinosi irregolari per la campagna vitivinicola 2018. 

Non basta il brand made in Italy, non sono sufficienti le diverse denominazioni di origine, sottoposta a un controllo accurato una fetta della produzione non passa l’esame: su 871 controlli, Nucleo antisofisticazioni e Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi hanno rilevato un prodotto su cinque fuori norma come minimo. I controlli- spiegano i Carabinieri per la tutela della salute in una nota- sono stati finalizzati a identificare e isolare eventuali operatori scorretti della filiera vitivinicola e indirizzati alla produzione e commercializzazione di vino fittiziamente proposto con denominazioni di origine non possedute.

Nel periodo di controllo i Carabinieri dei Nas hanno eseguito 871 ispezioni, individuando 178 situazioni di non conformità. Con la certificazione delle irregolarità il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute informa che sono stati deferiti 14 titolari di aziende operanti nella filiera del vino e sanzionati ulteriori 162, per un totale di complessive 245 violazioni amministrative contestate per un importo pari a 237mila euro.

Le azioni di verifica hanno inoltre consentito di individuare 29 aziende che svolgevano la propria attività in condizioni di gravi carenze strutturali ed igienico-sanitarie, per le quali è stato disposto un provvedimento di sospensione delle attività. Viene specificato nel rapporto che i carabinieri hanno anche riscontrato situazioni di prodotti vinosi detenuti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, per le quali è stato appunto operato il sequestro complessivo di oltre 5 milioni di litri di prodotti sfusi, contenuti nelle vasche o cisterne di vinificazione, ancora in fase di trasformazione da mosto o già trasformati in vino. Inoltre- è spiegato- sono state bloccate 4.500 bottiglie di vino già confezionate e avviate al circuito commerciale.

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