La lista segreta dei dodici clienti eccellenti dei trans di Via Due Ponti
Una lista con dodici nomi fomenta il più pruriginoso dei giochini su gossip e politica. Dodici clienti del supermercato del sesso scandaloso, a base di trans e cocaina, di Via Due Ponti a Roma, restano per il momento anonimi. Ancora per poco, stando al valzer di pronostici, scommesse e illazioni vorticosamente iniziato nei salotti della capitale e subito rilanciato dall’informatissimo sito Dagospia. E “l’affare s’ingrossa” scherza il sito di Roberto D’Agostino, ma non c’ è da stare allegri se il caso viene paragonato addirittura al delitto Montesi che negli anni 50 sconvolse il paesaggio politico nostrano. E se da qualche parte si teorizza che un politico ricattabile viene considerato più “funzionale” agli interessi del potere costituito.
E’ partito quindi in grande stile il toto-“chiappe d’oro”, la ricerca cioè del politico eccellente – o grande sportivo o bravo presentatore – amante di avventure sessuali diciamo di confine.
Il primo nome che torna sempre utile è quello dell’ex ministro Pecorario Scanio, che nel 2000 fece outing della sua bisessualità. Al giornalista del Corriere della Sera premette: “So che gira il mio nome e so pure quali altri nomi girano. Ignoranti! Siccome uno è bisex, pensano che vada per forza coi trans. Posto che io i trans li rispetto, e lo scriva, con loro non sono mai andato. Piuttosto ci vanno quelli sposati. Lei, per dire, sarebbe nel target…».
Anche l’ottantenne Carlo Ripa di Meana viene tirato in mezzo: una vecchia esperienza con un transessuale lo fa entrare di diritto nella lista. Ripa di Meana la butta sul ridere e ricorda che di questa storia ne parlò lui stesso in un libro degli anni 70. Non se ne pente ma adesso sarebbe fuori tempo massimo…