Massimo Zennaro, uomo del tunnel dei neutrini di Gelmini, indagato: abuso d’ufficio

Massimo Zennaro, l'uomo  del tunnel dei neutrini di Gelmini, indagato per abuso d'ufficio
Massimo Zennaro, l’uomo del tunnel dei neutrini di Gelmini, indagato per abuso d’ufficio

ROMA – Massimo Zennaro, portavoce di Barbara Berlusconi, è indagato per abuso d’ufficio nella vicenda delle cosiddette “pillole di sapere”, un progetto da 900mila euro venduto al Miur.

Ma chi è Massimo Zennaro? E’ l’ex portavoce di Mariastella Gelmini, l’uomo che ricopriva l’incarico al tempo della gaffe dei neutrini. Proprio per quell’incidente, quello del “tunnel tra la Svizzera e il Gran Sasso” Zennaro si dimise. Ma da allora non è mai uscito dal giro negli incarichi in area berlusconiana, finendo a fare il portavoce di Barbara Berlusconi.

Zennaro, racconta Dagospia citando una fonte di palazzo Grazioli, ha un soprannome particolare:

«Noi lo soprannominammo “Neutrino”, anche perché non prendeva mai posizione su nulla».

Quale sia l’indagine che riguarda Zennaro lo spiega nel dettaglio Dagospia: 

 

Zennaro risulta coinvolto nello scandalo delle cosiddette “Pillole del sapere” (già scoperchiato dal programma Report), un progetto del valore di circa 900 mila euro pagato in più tranche. Un business che sarebbe stato aggiudicato ad arte.

Il Miur avrebbe acquistato a un prezzo 39 volte più alto di quello di mercato dei video destinati alle scuole con la complicità di una cricca di dirigenti. Ma perché un tale campione della comunicazione sarebbe approdato alla corte di una giovane ma non sprovveduta come Barbara Berlusconi? La risposta arriva da componenti dell’ex entourage di Arcore: «Avendo lavorato con la Gelmini conosceva bene i rapporti che la legavano al Presidente. Fu lei a fare pressioni perché trovasse una nuova collaborazione».

Ovvero? La figlia dell’ex Premier da seguire nella comunicazione del Milan. Peccato che Zennaro, vicino alla corrente Pdl di Marcello Dell’Utri ed ex impiegato del Comune di Milano in quota a Tiziana Maiolo, senza aver mai varcato la porta di un giornale (non è neanche iscritto all’albo dei professionisti), è un comunicatore anomalo. Ma tanto, per far andare una come Lady B in prima pagina non serve un genio, la ragazza non ha certo bisogno di presentazioni.

Quindi Zennaro sembrò il minore dei mali possibili da attribuire, come controllore, alla figlia del Cavaliere per le sue incursioni soft sulla stampa. C’è da chiedersi però: la Berluschina lo sa? Ma le vere ambizioni del prode portavoce sono tutte politiche. Infatti, il suo sostegno attivo alla scalata dell’agguerrita Barbara al vertice rossonero sarebbe funzionale all’assicurazione di una sua prossima candidatura nelle liste che Forza Italia sta già preparando per le possibili elezioni post caduta del Governo del pericolante di Enrico Letta.

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