Una misura per alleviare il peso degli interessi dei mutui subìto durante gli scorsi mesi: arrivano contributi da 10.000 euro per le rate.
L’incentivo è stato già offerto alle famiglie, ma ora tocca alle aziende. Ciò che non cambia è il fine del provvedimento: aiutare i titolari di mutui che si sono trovati in difficoltà nel momento del maggior rialzo e pressione dei tassi di interesse. Il sostegno concede dunque contributi economici diretti utili per pagare le rate dei mutui (a tasso variabile). Aiutate le famiglie, è giunto il momento di tendere una mano anche alle imprese ancora alle prese con rate poco sostenibili.
Nella sua prima declinazione il contributo è partito lo scorso febbraio con il lancio di una piattaforma (che ha fatto scuola in Italia) specificatamente pensata come strumento per abbattere gli indici del prestito variabile versati nel 2022 e 2023 per l’acquisto della prima casa.
Per supportare le famiglie, si è intervenuti con uno stanziamento pari 50 milioni di euro a fondo perduto di cui hanno goduto circa 25.000 mutuatari in difficoltà. Adesso, invece, è già arrivato il via libera per l’estensione dell’aiuto anche alle aziende: l’incentivo è riservato a micro, piccole o medie imprese. Per accedere al sostegno sotto forma di contributo da massimo 10.000 euro bisogna avere dei mutui attivi al primo gennaio 2024. Ciò significa sostanzialmente che le aziende devono essere titolari di un mutuo a quella data.
L’altro requisito è che i richiedenti abbiano pagato le rate scadute entro il 31 marzo 2024 e che siano titolari o rappresentanti autorizzati di piccole o medie aziende o realtà imprenditoriali regolarmente costituite e attive, quindi iscritte nel registro delle imprese. Bisogna anche che i richiedenti non siano in liquidazione volontaria e non siano sottoposti a procedure concorsuali.
La Regione che offre 10.000 euro di contributi per le rate dei mutui
Secondo quanto stabilito, ogni impresa potrà ottenere fino a 10.000 euro, che saranno erogati in misura pari al 30% dell’ammontare degli interessi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagate entro il 31 marzo 2024. Così ha deciso la Regione Sicilia, con la firma sulla bozza di decreto che farà partire il provvedimento. Un documento che è stato condiviso dall’assessore regionale all’economia Alessandro Dagnino e dall’assessore alle attività produttive Edy Tamajo e che prevede uno stanziamento totale di 45 milioni di euro destinato alle aziende titolari di mutui.
La giunta del governatore Renato Schifani ha già dato l’ok al sostegno. L’aiuto, previsto dalla manovra dello scorso luglio, è anche già stato sottoposto al parere della commissione bilancio dell’Assemblea regionale siciliana. Molto presto, dunque, le aziende siciliani potranno ottenere fino a 10.000 euro di contributi per le rate scadute nel 2023.
Per ottenere il contributo le aziende devono raccogliere tutta la documentazione necessaria (incluse le prove di pagamento delle rate scadute nel 2023). Dopodiché bisogna rivolgersi a un ente finanziario e far valere la possibilità di godimento della garanzia diretta. Lo stesso istituto finanziario dovrebbe presentare al richiedente la domanda di incentivo da girare poi all’ente regionale competente.