I 26 supermiliardari con la stessa ricchezza di mezzo mondo (3,8 mld di persone): Bezos, Gates…

I 26 supermiliardari con la stessa ricchezza di mezzo mondo (3,8 mld di persone): Bezos, Gates...
I 26 supermiliardari con la stessa ricchezza di mezzo mondo (3,8 mld di persone): Bezos, Gates…

ROMA – Un club esclusivo di 26 supermiliardari si spartisce da solo una ricchezza pari a quella di metà della popolazione mondiale (3,8 miliardi di persone). I nuovo padroni del mondo sono in gran parte americani (16), da Jeff Bezos di Amazon a Warren Buffett, da Bill Gates a Mark Zuckerberg, dai tre fratelli Walton proprietari della catena Walmart all’ex sindaco di New York Michael Bloomberg. 

I numeri sulla distribuzione della ricchezza nel mondo, raccolti nel dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam, offrono un panorama desolante: i 1.900 miliardari più ricchi tra marzo 2017 e marzo 2018 hanno messo in cascina la bellezza di altri 900 miliardi di dollari, vale a dire 2,5 miliardi di dollari in più al giorno.

Al contrario, la ricchezza netta della metà più povera del globo, pari a 3,8 miliardi di persone, è diminuita dell’11%. Per rendere ancor meglio l’idea dell’incolmabile divario, l’Oxfam riferisce che 26 ultramiliardari (contro i 43 del 2017) possiedono oggi la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale.

Jeff Bezos, Amazon: 112 mld dollari

Bill Gates, Microsoft: 90 mld dollari

Warren Buffett, Berkshire Hathaway: 84 mld dollari

Bernard Arnault, Lvmh: 72 mld dollari

Mark Zuckerber, Facebook: 72 mld dollari

Amancio Ortega, Zara: 70 mld dollari

Carlos Slim, America Movil: 67,1 mld dollari

Charles Koch, Koch Industries: 60 mld dollari

David Koch, Koch Industries: 60 mld dollari

Michael Bloomberg, Bloomberg Lp: 50 mld dollari

Larry Page, Google: 48,8 mld dollari

Sergej Brin, Google: 47,5 mld dollari

Jim Walton, Wallmart: 46,4 mld dollari

S. Robson Walton , Wallmart: 46,2 mld dollari

Alice Walton, Wallmart: 46 mld dollari

Ma Huateng, Tencent Holdings: 45,3 mld dollari

Francoise Bettancourt, L’Oreal: 42,2 mld dollari

Mukesh Ambani, Reliance Industries: 40,1 mld dollari

Jack Ma, Alibaba: 39 mld dollari

Sheldon Adelson, Las Vegas Sands: 38,5 mld dollari

Steve Ballmer, Microsoft: 38,4 mld dollari

Li Ka Shing, Ck Hutchinson Holdings: 34,9 mld dollari

Hui Ka Yan, Evergrande Group: 30,3 mld dollari

Lee Shau Kee, Henderson Land: 30,3 mld dollari

Wang Janlin, Dalian Wanda Group: 30 mld dollari

Una situazione, questa, a cui si è arrivati anche con il calo della pressione fiscale sui super-ricchi, la cui entità ha dell’incredibile: nei Paesi più sviluppati, infatti, l’aliquota massima dell’imposta sui redditi è passata dal 62% del 1970 al 38% del 2013. Insomma, solo 4 centesimi per ogni dollaro raccolto dal fisco proviene dalle imposte patrimoniali.

Parallelamente a questa incontrollata crescita dell’opulenza riservata a pochi (in cui l’Italia non ‘sfigura’, con il 5% più ricco che è titolare da solo della stessa quota di ricchezza posseduta dal 90% più povero), emerge un forte rallentamento della riduzione della povertà: secondo la Banca mondiale tra il 2013 e il 2015 il tasso annuale di riduzione si è contratto del 40% rispetto alla media annua 1990-2015 e 3,4 miliardi di persone vivono ancora con meno di 5,50 dollari al giorno.

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