A gennaio l'inflazione sale e arriva all'1,5 per cento, stangata per le famiglie: "Aumenti fino a 500 euro" (foto Ansa)
A gennaio 2025 l’inflazione sale lievemente, arrivando a 1,5 per cento dall’1,3 per cento di dicembre 2024. Lo rende noto l’Istat diffondendo i dati definitivi sui prezzi al consumo. La ragione della crescita è da ricercare nell‘aumento del costo delle tariffe dell’energia elettrica e del gas (da +12,7 per cento a +27,5 per cento), ma anche nell‘attenuarsi della flessione del costo dei carburanti (da -4,2 per cento a -3,0 per cento).
Salgono, se pur di poco, anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1 per cento a +3,3 per cento) mentre resta stabile il comparto alimentare, con i prezzi che rimangono a +1,7 per cento. A rallentare, tra i servizi, sono invece i costi relativi ai trasporti.
Il Codacons, commentando i dati diffusi dall’Istat, ha calcolato il costo per le famiglie: “Il rialzo dell’inflazione equivale a un aggravio di spesa pari in media a +493 euro annui per la famiglia ‘tipo’, +671 euro per un nucleo con due figli.”