Per poter affittare una stanza singola nei quartieri universitari della città di Milano vengono richiesti mediamente 10mila euro all’anno. Circa 860 euro al mese.
Per la zona di Missori, quella del centro storico, la richiesta arriva fino a 1.000 €/stanza/mese. É quanto emerge dal rapporto ‘Lo student housing da mercato di nicchia a comparto maturo’, realizzato da Scenari Immobiliari per Re.Uni, l’associazione che riunisce i tre principali player del settore student housing italiano (Camplus, CampusX e Joivy) e bedStudent, presentato nel corso di un convegno a Milano. La seconda città per livello elevato di canone è Venezia con 260 €/mq/anno (650 €/stanza/mese). Il canone per una stanza singola è circa il 45 per cento (per Milano) e il 18 per cento (per Venezia) superiore a quanto richiesto dal libero mercato, l’incremento negli ultimi 5 anni è rispettivamente del 18 e del 17 per cento.
Nel corso dell’ultimo anno, i canoni d’affitto nelle città a forte vocazione universitaria (Bari, Bologna, Brescia, Ferrara, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Roma, Torino e Venezia) hanno registrato variazioni: affittare una stanza costa mediamente il 12 per cento in più rispetto agli scorsi dodici mesi. Bari è la città con la variazione più elevata, sopra al 30 per cento, Lecce, Brescia e Bologna performano sopra la media riportando incrementi compresi tra il 15 e il 13 per cento mentre Padova, Firenze e Milano aumentano di percentuali più contenute.
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