Abu Dhabi: danni per 4 miliardi di dollari chiesti a Citigroup

Il fondo sovrano di Abu Dhabi ha chiesto a Citigroup la rescissione di un contratto da 7,5 miliardi di dollari, per l’acquisto di azioni della banca Usa, oppure un risarcimento danni da 4 miliardi di dollari. Il fondo sovrano accusa Citigroup di travisamento fraudolento delle clausole contrattuali.

Il fondo sovrano Abu Dhabi Investment Autority (Adia), il più importante del Medio oriente, controllato dai ricchi petrolieri della città-stato del Golfo Persico, sostiene che l’intesa del 2007 con la banca Usa era basata su una fraudolenta presentazione dei dati di bilancio rispetto a quelli reali. Citigroup ha già fatto sapere, in una nota ufficiale, che si difenderà “vigorosamente” dalle accuse di frode mosse dal fondo sovrano.

Nel novembre 2007 Adia acquistò titoli dalla banca americana per 7,5 miliardi di dollari.  Secondo l’accordo avrebbe dovuto convertirli in azioni ordinarie a un prezzo fissato tra i 31,83 dollari e 37,24 dollari ad azione, tra il marzo 2010 ed il settembre 2011. Martedì 15 dicembre 2009 a Wall Street le azioni Citigroup hanno chiuso a 3,65 dollari. Il fondo sovrano crede di aver sottoscritto un prezzo elevato più di 8 volte del reale valore di mercato. Per questo ha chiesto un arbitrato.

La conversione dei titoli al valore attuale significherebbe una forte perdita per il fondo di Abu Dhabi. Le quotazioni delle azioni Citigroup sono crollate nelle ultime sedute, dopo che la società ha annunciato l’emissione di 20,5 miliardi dollari in nuovi titoli per ripagare il prestito del Tesoro americano.

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