Ecco una guida pratica per richiedere il nuovo aiuto statale pensato per agevolare l’acquisto della casa: tutte le regole da rispettare.
In tutta Europa, e dunque anche in Italia, si torna a investire (anche se con più cautela rispetto al passato) sul mattone. Con il calo dei tassi imposto dalla BCE e i costi di finanziamento più sostenibili, crescono le richieste di mutuo ed è di nuovo tempo per considerare investimenti nel settore immobiliare.
Per l’acquisto della casa è poi sempre possibile sfruttare alcune misure statali di aiuto. Bonus dedicati a chi ha bisogno di comprare la prima casa, agevolazioni fiscali pensate per i giovani o per i mutuatari con un ISEE basso. Fra le agevolazioni fiscali introdotte negli ultimi anni, uno degli aiuti più importanti è quello disposto dal decreto legge 73/2021 per i giovani acquirenti con età inferiore ai 36 anni.
Un supporto fiscale valido per gli atti di acquisto della prima casa stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023, e poi esteso per compravendite fino al 31 dicembre 2024 (per chi ha sottoscritto e registrato un contratto preliminare entro la fine del 2023).
Con il bonus dedicato agli under 36 è possibile sfruttare esenzioni dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, oltre a un credito d’imposta per l’IVA pagata sull’acquisto. Ma a supporto di chi ha bisogno di contrarre un mutuo, nel caso in cui si stia parlando dell’acquisto di una prima abitazione, lo strumento principale da considerare come aiuto è il Fondo di garanzia per i mutui prima casa.
Tale fondo favorisce l’accesso al credito bancario per l’acquisto (ma anche per la ristrutturazione finalizzata all’efficientamento energetico) della prima casa. E il beneficio è concesso agli interessati che non sono proprietari di altri immobili a uso abitativo. Proprio a proposito del Fondo di garanzia, l’ABI (Associazione della banche italiane) ha condiviso una nuova guida sul funzionamento del meccanismo che cerca di sostenere i giovani che richiedono un mutuo.
Il fondo, gestito dalla CONSAP (la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici operante a supporto del Ministero dell’Economia) è stato potenziato durante la pandemia. E si esplica oggi come una misura statale funzionale per offrire garanzie pari al 50% della quota capitale su mutui ipotecari erogati per un importo non superiore a 250.000 euro.
Per accedere alla garanzia non sono previsti limiti di reddito dei mutuatari. Ma i redditi più bassi e particolari categorie possono ottenere agevolazioni aggiuntive.
Per esempio, il fondo aiuta giovani e giovani coppie di età inferiore ai 36 anni. Ma anche conduttori di alloggi di proprietà degli IACP (case popolari) e nuclei familiari monogenitoriali con figli minori. Per richiedere questo aiuto occorre compilare il modulo pubblicato sul sito di CONSAP e poi presentarlo a una delle banche aderenti all’iniziativa. L’elenco delle banche disponibili è consultabile sempre sul sito della CONSAP.
I soggetti con un ISEE fino a 40.000 euro possono ottenere garanzia del Fondo pari all’80% della quota capitale del finanziamento. Con le ultime modifiche all’aiuto, più figli ci sono e più sale la percentuale di copertura. Per le famiglie numerose la garanzia può invece salire addirittura fino al 90%.
L’aiuto potrebbe essere esteso anche al 2025, con particolare attenzione rivolta ai cosiddetti mutui green. Questo è ciò che chiede l’Europa. Ma nell’ultima legge di Bilancio, il Governo italiano non ha sostanzialmente trattato l’argomento. Bisogna quindi aspettare per capire cosa succederà.
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