Nel 2023, il mercato immobiliare italiano ha visto un significativo cambiamento nelle preferenze degli acquirenti. Le grandi abitazioni, un tempo simbolo di prestigio e comfort, sono diventate meno richieste. I dati dell’Agenzia delle Entrate, riportati da Confedilizia, evidenziano un calo generale nelle compravendite, con una diminuzione del 9,7% rispetto all’anno precedente. Questo calo è particolarmente marcato per le abitazioni di oltre 115 mq, con una riduzione dell’11,4% per gli immobili tra 115 e 145 mq e dell’11% per quelli oltre i 145 mq.
Gli italiani puntano a mono e bilocali
Al contrario, i piccoli appartamenti, come i monolocali e bilocali sotto i 50 mq, hanno visto un calo molto più contenuto, pari al 4,8%. In alcune regioni come Sicilia e Sardegna, addirittura, si è registrato un lieve aumento dello 0,3% per queste unità più piccole. La situazione è particolarmente evidente al Centro Italia e nei capoluoghi di provincia, dove le compravendite di grandi superfici oltre i 145 mq sono scese drasticamente: -17,8%, con punte di -20,3% a Roma, -19,7% a Genova e -14,5% a Firenze.
Nel 2022, anno in cui il mercato aveva visto una crescita del 4,7%, le grandi abitazioni erano già in calo. Torino e Milano, ad esempio, avevano registrato diminuzioni rispettivamente del 14,8% e dell’11%, mentre i piccoli appartamenti avevano visto un aumento del 7,5%, con picchi del 14,6% nei capoluoghi del Centro e del 26,3% a Genova.
I motivi del cambiamento
Confedilizia spiega che queste tendenze sono legate ai cambiamenti sociali ed economici in atto nelle grandi città, come l’aumento dei single, la diminuzione delle famiglie numerose e l’aumento dei trasferimenti temporanei per motivi di studio e lavoro. Questi fattori stanno plasmando un mercato immobiliare sempre più orientato verso soluzioni abitative più piccole e flessibili.