Affitti: la cedolare secca premia i proprietari ricchi e bacchetta gli evasori, ma l’inquilino paga solo il 20%

Arriva la cedolare secca: avvantaggia i proprietari più ricchi se in regola, ma punta a bacchettare gli evasori. Si tratta di un decreto legislativo approvato in Consiglio dei ministri, che dovrà passare dal Parlamento per il parere consultivo.

L’ultima mossa del ministero dell’Economia mira a far emergere il sommerso, darà la possibilità a chi possiede un piccolo immobile di ricavarne un reddito maggiore e di far pagare a chi è in affitto un canone di locazione più basso. Si potrà pagare un’aliquota fissa al 20%, così da agevolare chi i contratti li registra.

Chi non ha denunciato il contratto potrà avvalersi dell’affitto catastale che, spiega Repubblica “corrispondendo al triplo della rendita catastale dell’immobile, in sostanza si riduce all’80% del canone di mercato”.

I proprietari di casa con i redditi più alti però saranno favoriti: “Per imponibili superiori a 75 mila euro il risparmio del nuovo sistema arriva infatti a sfiorare il 50%”, spiega il Corriere della Sera.

Il sistema attuale di tassazione, che potrà ancora essere scelto, consiste nell’applicare le aliquote Irpef sull’85% dei canoni in caso di contratto standard e sul 59,5% per i canoni concordati.

Quindi gli inquilini sono più sollevati, mentre i padroni di casa più furbi rischiano una stangata, da cui ci si potrà salvare solo registrando il contratto entro il 31 dicembre 2010.

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