Poste Italiane è leader del mercato postale italiano, lo annuncia l’osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) del primo trimestre 2024. Il Gruppo Poste Italiane registra infatti una quota complessiva del 33,5% (in crescita di 1,4 punti percentuali su base annua); seguono Amazon e Brt (entrambi al 14,1%), Dhl (10,7%) e Gls (10,3%).
Il quadro concorrenziale del settore postale a cui sia fa riferimento include i servizi di corrispondenza e di consegna pacchi, rientranti o meno nel servizio universale.
Guardando all’assetto competitivo delle singole componenti del mercato, il gruppo Poste Italiane domina il settore dei servizi di corrispondenza con una quota del 95,7%. Il segmento dei pacchi si caratterizza per una più accentuata dinamica concorrenziale: Amazon e Brt registrano una copertura del mercato pari al 17,8% del mercato. A breve distanza è il Gruppo Poste Italiane con il 16,8% e di cui si evidenzia una crescita di 2,0 punti percentuali. Seguono poi Dhl (13,5%), Gls (13,0%) e Ups (10,7%).
Con riferimento alle direttrici geografiche, nel segmento relativo a mittente e destinatario nazionali (rappresentativo del 68,9% del mercato dei pacchi), nel primo trimestre dell’anno Amazon detiene il 25,9%, il Gruppo Poste Italiane il 23,0% e Brt il 22,2%. Allo stesso tempo, nel segmento transfrontaliero, Dhl risulta il principale player (32,9%), seguito da UPS (29,9%) e da FedEx-Tnt (19,7%).
Il settore postale nel suo complesso nel 2023, ha raggiunto un valore di 8,42 miliardi di euro, ed è cresciuto del 3,5% rispetto al 2022 e del 27,6% rispetto al 2019. Le dinamiche dei servizi di corrispondenza e di consegna pacchi hanno subito grandi cambiamenti:
I ricavi relativi alle attività domestiche (mittente e destinatario nazionali) nell’intero periodo considerato hanno registrato un incremento del 29,3% (da 4,76 a 6,16 miliardi di euro), mentre i servizi postali transfrontalieri sono cresciuti del 23,1% (da 1,84 a 2,26 miliardi di euro).
In base ai dati elaborati dall’osservatorio, il valore complessivo delle aree economiche di interesse dell’AGCOM (comunicazioni elettroniche, televisione in chiaro e a pagamento, radio, editoria quotidiana e periodica, pubblicità online, servizi di corrispondenza e consegna pacchi) è valutabile, nel 2023, in 53,85 miliardi di euro, in crescita su base annua del 2,0% e del 3,1% con riferimento al 2019 (anno d’inizio del periodo analizzato). La variazione complessiva è pari a 1,08 miliardi su base annua, e di 1,62 miliardi rispetto al 2019, ma guardando ai singoli mercati si osservano dinamiche molto differenziate.
Negli ultimi cinque anni (2019-2023), le risorse delle comunicazioni elettroniche sono diminuite di circa 2,93 miliardi di euro (da 30,07 a 27,14 miliardi di euro), di cui oltre il 90% ascrivibile alla riduzione dei ricavi dei servizi su rete mobile, un mercato caratterizzato da un’accentuata pressione competitiva. La spesa finale della clientela residenziale e affari nel 2023 è cresciuta dello 0,8% su base annua, mentre rispetto al 2019 la flessione è del 9,7% (-2,39 miliardi).