Il 2025 porta maggiori controlli sull’evasione fiscale. Con 5 semplici mosse non ci sarà scampo per chi non paga le tasse
L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato guerra agli evasori fiscali, attraverso nuove misure che il governo ha deciso di mettere in campo a partire dal 2025. Si tratta di un piano con diverse strategie e strumenti nuovi.
Del resto, negli ultimi tempi c’è stato un notevole aumento di frodi fiscali con il Fisco sempre più impegnato a far rispettare le regole con misure più efficaci. Lo scopo è quello di garantire equità fiscale e prevenire comportamenti illeciti che minano il sistema economico del Paese. Si tratta di un impegno che punta non solo a sanzionare chi evade, ma anche a educare i contribuenti sulla necessità di una corretta gestione delle proprie finanze.
L’uso di strumenti digitali e la collaborazione internazionale consentono oggi un monitoraggio senza precedenti. Questo scenario obbliga i cittadini e le imprese ad adattarsi rapidamente per evitare errori o omissioni che potrebbero essere sanzionati severamente.
Gli evasori fiscali saranno stanati con questi 5 misure
Con cinque tipologie di controlli a tappeto, l’Agenzia delle Entrate vuole mettere a KO gli evasori fiscali. Grande attenzione anche su chi ha attività online. Ecco quali sono:
1. Rafforzamento dei controlli fiscali: Il governo intende potenziare i controlli per individuare chi non paga le tasse. Userà nuove tecnologie e analizzerà grandi quantità di dati grazie alla collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate.
2. Fatturazione elettronica: La fatturazione elettronica, già obbligatoria per alcuni, diventerà uno strumento ancora più centrale. Consente di tracciare in tempo reale tutte le transazioni economiche e riduce il rischio di evasione.
3. Banche dati integrate: Le autorità fiscali hanno accesso a informazioni provenienti da moltissime banche dati (199 in totale). Incrociano queste informazioni per scoprire comportamenti sospetti o illeciti, utilizzando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.
4. Limitazioni al contante: Verrà ulteriormente ridotto l’uso del denaro contante, preferendo pagamenti tracciabili come carte o bonifici. Per esempio, alcuni rimborsi fiscali saranno possibili solo se i pagamenti saranno effettuati con metodi tracciabili.
5. Controllo su criptovalute ed e-commerce: Vengono monitorate anche le transazioni digitali, incluse quelle con criptovalute e pagamenti online. Si cerca di evitare che questi strumenti vengano usati per nascondere denaro o evitare di pagare le tasse.
6. Collaborazione internazionale: L’Italia lavora con altri paesi europei e con organizzazioni globali come l’OCSE per condividere informazioni e fermare l’evasione fiscale che coinvolge più nazioni. Strumenti come il “Crypto Asset Reporting Framework” e “Eurofisc” aiutano a monitorare le attività transnazionali.