L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di controlli incrociati sui dati relativi agli aiuti di Stato erogati alle imprese durante la pandemia da Covid-19, tra il 2020 e il 2022. Grazie all’incrocio delle informazioni raccolte con il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, l’agenzia è ora pronta a inviare contestazioni alle imprese che hanno presentato autodichiarazioni sugli aiuti ricevuti, per verificare eventuali irregolarità.
Le imprese che hanno beneficiato degli aiuti fiscali previsti dal decreto ministeriale dell’11 dicembre 2021 erano tenute a presentare un’autodichiarazione entro il 31 gennaio 2023. In tale documento, le aziende dovevano elencare gli aiuti di Stato ricevuti e certificare che l’importo complessivo non superasse i massimali stabiliti dalle normative. Se invece l’importo ricevuto eccedeva tali limiti, le imprese dovevano indicare nell’autocertificazione se intendevano restituire l’eccedenza oppure detrarla da aiuti successivi.
L’Agenzia delle Entrate effettua controlli per accertarsi che le imprese non abbiano superato i massimali previsti per gli aiuti di Stato durante la pandemia. Se dai controlli emerge che tali limiti sono stati oltrepassati o che la restituzione dell’eccedenza non è stata correttamente effettuata, l’ente richiede all’impresa di inviare la documentazione necessaria per verificare i calcoli e le condizioni per l’accesso agli aiuti.
I controlli riguardano anche l’idoneità del contribuente a ricevere gli aiuti dichiarati. Un esempio significativo è l’esenzione dall’Imu o l’ottenimento del credito d’imposta sui canoni di locazione, misure che richiedono il rispetto di specifiche condizioni per essere valide. L’obiettivo è garantire che solo le aziende in regola abbiano beneficiato delle agevolazioni previste durante l’emergenza sanitaria.
Se durante i controlli emergono discrepanze, le imprese potrebbero essere chiamate a restituire gli importi eccedenti o a fornire ulteriori chiarimenti in merito agli aiuti ricevuti. Questo processo di verifica è fondamentale per garantire la trasparenza nell’erogazione degli aiuti pubblici e il rispetto dei limiti previsti dalle normative europee e nazionali. Le aziende devono quindi prestare molta attenzione alla corretta compilazione delle autodichiarazioni e alle verifiche documentali, poiché eventuali errori potrebbero comportare sanzioni o la restituzione degli aiuti percepiti in eccesso.
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