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Parentopoli alla veneziana: nelle aziende pubbliche i figli di…

di Maria Elena Perrero |7 Gennaio 2011 12:14

Non solo Roma: un caso parentopoli è esploso a Venezia. Assunzioni “in famiglia” nelle aziende pubbliche dei trasporti Actv, Vela e Asm. La vicenda è raccontata dal Gazzettino, che parla di “parenti di funzionari, di sindacalisti, di dirigenti con tessera di partito in tasca o simpatie esplicite (Pd, molto spesso)”, nell’intero “settore della mobilità urbana di Venezia”.

Alcuni esempi, con tanto di nome e cognome: “il segretario dei trasporti della Cgil, Mauro Vitturi, ha la moglie che lavora in Actv”. Ha invece la moglie che lavora in Asm Marino De Terlizzi, della segreteria trasporti Cisl. “Il direttore della navigazione di Actv, Marino Fontanella, ha un invece un figlio che lavora in Vela. Il capo area di Actv Gianluca Cuzzolin ha la moglie che è diventata capo area di Actv”.

Interpellati dal quotidiano veneto, i diretti interessati adducono come motivi di assunzione dei loro congiunti curriculum e competenze. Ma sono ben pochi quelli che hanno superato concorsi o esami pubblici.

“Se non conosci qualcuno, è praticamente impossibile” essere assunti, racconta al Gazzettino Desidero Nonnato, di Cavarzere, dipendente di Nordest Mobility che guida le corriere di Actv. Nonnato ha partecipato a una selezione di Actv nel ’90: “Risultai idoneo, ma non mi chiamarono mai”. Quando la municipalizzata si trasformò in società per azioni ci furono altre due selezioni. Nonnato partecipò ad entrambe e in entrambe risultò non idoneo. “La commissione esaminatrice era composta da dirigenti di Actv più una psicologa. La prova scritta era un test psico-attidudinale con oltre 500 domande, compresi disegni geometrici e quant’altro. La prova orale era divisa in due parti: una di gruppo e una individuale. Nessuna prova di guida dei mezzi”. Quando Nonnato chiese di vedere i propri test, per capire dove avesse sbagliato, gli dissero che non era possibile. Si rivolse allora al difensore civico regionale il quale intimò ad Actv l’accesso agli atti. “Ma mi diedero solo l’esito dell’esame da cui risultava il giudizio di non idoneo. Il mio test non me l’hanno neanche fatto vedere, mi venne detto che tutti i test vengono distrutti. Quindi non ho mai potuto sapere quali domande ho sbagliato”.

Ma la spiegazione che si dà Nonnato è diversa: “È risaputo che se sei “figlio di” hai più possibilità. E i nomi che avete scritto sul Gazzettino non sono neanche tutti, ce ne sono molti altri di figli di sindacalisti eccetera assunti da Actv”.

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