ROMA – ”L’accordo è stato firmato da sindacati che rappresentano più del 70% dei lavoratori di Alitalia”. Con queste parole il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ospite di SkyTg24, spiega che l’accordo Alitalia coi sindacati sarà valido anche senza il sì della Cgil. Il sindacato di Susanna Camusso infatti è stato l’unico a prendere tempo, concedendosi 3 giorni per pensare, mentre le altre sigle sindacali hanno firmato il nuovo piano del governo.
Il ministro Lupi ha quindi ricordato come l’accordo siglato sugli esuberi ha incassato il sì di sigle che rappresentano oltre il 70% dei lavoratori di Alitalia: Cisl, Uil, Ugl, piloti e assistenti di volo. “Credo che arriveremo oltre l’80%”, ha aggiunto. “Mi auguro comunque – ha aggiunto – che la Cgil, dopo essersi presa 3 giorni di tempo, capisca l’importanza della sottoscrizione dell’opportunità che abbiamo davanti”.
L’accordo prevede 2251 esuberi di cui 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Per gli altri 954 mobilità e sperimentazione contratto di ricollocamento. No alla Cassa Integrazione.
I dettagli del piano del Governo. Dei 616 dipendenti che verranno ricollocati in azienda ci saranno 250 assistenti di volo in solidarietà, 200 che andranno a sostituire i contratti a tempo determinato, a questi si aggiungeranno pensionamenti e dimissioni volontarie.
I 681 dipendenti esternalizzati saranno distribuiti nella manutenzione nel settore It e altri nel servizio di fornitura dei fornitori di Alitalia e AdR. Infine ci saranno 100 piloti e 100 ingegneri che andranno ad Etihad. Tutti questi 681 esternalizzati andranno in mobilità tecnica.
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