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Alitalia, “rischio default in pochi giorni”. Servono 500 milioni

di Maria Elena Perrero |9 Ottobre 2013 18:57

(Foto Lapresse)

ROMA – Alitalia rischia il default in pochi giorni: è l’allarme dei sindacati. Franco Nasso, segretario generale della Filt-Cgil, è netto: la situazione della compagnia aerea è drammatica, ha detto, serve un socio che garantisca la continuità aziendale, e al momento sembra essere Fintecna. Intanto la compagnia di Gabriele Del Torchio ha confermato una manovra da 500 milioni (aumento di capitale da 300 milioni e 200 milioni dalle banche), mentre l’ex ministro dello Sviluppo economico ed ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera parla di “aiuti di Stato” per garantire la continuità dell’azienda.

“La situazione è drammatica, ha detto Nasso, è confermato il rischio di discontinuità aziendale. Quello che vorremmo evitare è il ricorso alla legge Marzano (sul commissariamento, ndr) che sarebbe la distruzione dell’azienda. L’Alitalia sta cercando disperatamente aiuto prima di precipitare, siamo all’emergenza e alle necessità di sopravvivere: entro pochissimi giorni ci potrebbe essere il ‘default’ e serve un socio che garantisca la continuità aziendale. E l’unico soggetto in questo momento può essere la Fintecna. Un eventuale intervento delle Ferrovie dello Stato, richiederebbe infatti più tempo e non sarebbe possibile nell’arco di 48 ore”.

Per l’ex ministro Corrado Passera è ”ragionevole” parlare di un intervento dello Stato per garantire la continuità aziendale di Alitalia. ”Che lo Stato in qualche sua forma, compatibile con le regole europee, trovi il modo di facilitare questo ponte ultimo verso la conclusione del progetto credo sia ragionevole parlarne”  ha detto Passera. ”Mi auguro che il progetto che aveva, e ha tuttora, i numeri per farcela possa essere portato in fondo. Da quel che capisco gli azionisti privati sono disposti a fare un altro passo avanti. Quindi vedremo come andrà questo tavolo molto importante che si è creato a Palazzo Chigi” tra il governo, i vertici della compagnia di bandiera e i fornitori.

Per quanto riguarda i 500 milioni, al momento il Consiglio di amministrazione ha approvato un aumento di capitale di soli 100 milioni, che dovrebbe essere innalzato a 300: 150 arriverebbero dal pubblico e 150 dei soci. La parte di Air France dovrebbe essere di 75 milioni e se Air France non accettasse dovrebbero intervenire le banche per coprire l’inoptato.

Il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi ha anche fatto sapere che il Cda di Alitalia rimane aperto fino a venerdì: quindi c’è tempo fino a venerdì per approvare il nuovo aumento di capitale.  “Abbiamo bisogno di uscire dalla crisi di liquidità”, ha commentato sulla vicenda Tarlazzi, aggiungendo che il ricorso alla Legge Marzano “sarebbe il default dell’azienda, perché servirebbero 60 giorni. Per noi è importante che ci sia la continuità aziendale, il governo faccia la propria parte”.

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