ALLARME CONFINDUSTRIA: L’ECONOMIA ITALIANA E’ IN STAGNAZIONE

L’Italia è ferma, l’economia in stagnazione. L’allarme arriva dal Centro studi di Confindustria, che prevede un «forte rallentamento» della crescita nel 2008. Il Pil si fermerà a +0,1% rispetto all’1,5% del 2007.

«Nel 2009 Pil +0,6»
Secondo gli industriali andrà un po’ meglio nel 2009 quando il Pil si attesterà allo 0,6%, una «modesta ripresa in linea con un profilo ciclico internazionale in miglioramento a partire dal secondo semestre». «Tale previsione – spiega il Centro studi – non incorpora l’impatto delle misure di finanza pubblica assunte dal governo nel Dpef. Questo impatto appare in sè macroeconomicamente restrittivo, ma potrebbe essere più che compensato se le misure di semplificazione e liberalizzazione riusciranno a dare fiducia e slancio a famiglie e imprese».

«Inflazione all’1,7%, credibile e coerente»
Per Confindustria l’inflazione programmata prevista nel Dpef per il 2008 all’1,7% e per gli anni successivi all’1,5% è «credibile e coerente». «Se riferito ai prezzi esclusi quelli di energia e cibo, cioè alle determinanti nazionali e quindi governabili dalla politica economica, l’obiettivo di inflazione programmata all’1,7% quest’anno e all’1,5% i sucessivi e credibile e coerente con la necessità di non perdere ulteriore competitività». «L’erosione del potere d’acquisto delle famiglie può essere recuperata – aggiunge – solo con maggiore efficienza e concorrenza, liberalizzando i mercati e migliorando la logistica. Interventi fiscali mirati possono aiutare i nuclei familiari più colpiti».

«Nel 2008 prezzi al consumo a +3,4%»
La Confindustria stima per il 2008 un tasso dei prezzi al consumo pari al 3,4%, mentre nel 2009 pari al 2,5%. Secondo il Centro studi «a causa dei violenti rincari delle materie prime la dinamica dei prezzi al consumo in Italia è salita rapidamente». Ma Confindustria prevede «un raffreddamento dei prezzi già dalla seconda metà del 2008, verso il 3% a dicembre». «Negli ultimi anni – aggiunge – l’inflazione non ha avuto rilevanti effetti redistributivi e solo di recente sta colpendo un pò le fasce delle popolazione con reddito minore». Secondo Confindustria, il rapporto Deficit-Pil nel 2008 salirà al 2,5%, rispetto al 2,2% previsto lo scorso dicembre. Nel 2009 è previsto al 2,6%, a politiche invariate e con una crescita economica del 3,2% nominale.

«Bene Tremonti, prosegue l’azione di Padoa-Schioppa»
Gli industriali promuovono poi il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha deciso di ispirare la sua azione di governo ad una «positiva continuità» con quella del suo predecessore Padoa-Schioppa. «È positivo – afferma il Centro studi sulle previsioni economiche – che il nuovo ministro dell’Economia abbia fatto propri sia gli obiettivi (pareggio di bilancio nel 2011 con saldo primario al 4,8% del Pil) delineati nel Dpef 2008-11, sia le linee di intervento (riduzione della spesa corrente primaria di oltre due punti di Pi), tracciate nella Relazione unificata economia e finanza, documenti predisposti dal suo predecessore». «Dando "piena e immediata attuazione agli impegni assunti dal governo Prodi", si realizza – spiega Confindustria – quella continuità di azione bipartisan che a volte è mancata nella politica di bilancio e che è indispensabile per azzerare il deficit e piegare il peso del debito».

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