ROMA – Piove una nuova accisa sul prezzo della benzina, per trovare i 65 milioni di euro che servono per gli interventi di emergenza in Liguria e in Toscana, colpite dall’alluvione.
A partire dal primo novembre e fino al 31 dicembre 2011, l’accisa su benzine e gasolio usato come carburante aumenta di 8,90 euro per mille litri, cioè 0,89 centesimi di euro (poco meno di un centesimo) al litro, a cui va aggiunta l’Iva al 21%. Dall’aumento sono esclusi i consumi del settore dell’autotrasporto commerciale.
“Non ci sono più le mezze stagioni”, ma non è ancora finita la stagione dei temporali che si trasformano in calamità e delle calamità che diventano una nuova “tacca” sul costo della benzina. Paghiamo ancora un’extra per l’alluvione di Firenze del 1966, ma paghiamo anche per tante “emergenze”. La più recente è quella degli immigrati, gli sbarchi che martellavano Lampedusa e la Sicilia a giugno: si sono tradotti in 611,30 euro di aumento ogni mille litri (da 571,30 euro per mille litri) e per il gasolio a 470,30 euro per mille litri (da 430,30 euro per mille litri).
Ma finanziamo ancora, quando facciamo il pieno, le spese per la Guerra di Abissinia del 1935, per la Crisi di Suez del 1956, per il disastro del Vajont del 1963, per il terremoto del Belice del 1968, per il terremoto del Friuli del 1976 e quello dell’Irpinia del 1980; per la missione in Libano del 1983 e quella in Bosnia del 1996; infine per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.