MILANO – Una liquidazione con tanti tanti zeri. Andrea Guerra lascia Luxottica, la multinazionale italiana degli occhiali. E lo fa portando a casa una buonuscita da sogno. I conti li fa l’agenzia Ansa:
Sarà certamente una buonuscita con molti zeri quella che incasserà Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, per il suo addio dal gruppo di occhiali. Nell’ultimo triennio il manager, emerge dalle relazioni sulle remunerazioni, ha incassato più di 100 milioni di euro grazie a 3,25 milioni di stock option (fruttategli 89 milioni di euro di plusvalenze) e 541 mila azioni gratuite (valore oltre 16 milioni di euro all’atto dell’assegnazione). Gli accordi tra Guerra e la società prevedono che, in caso di divorzio senza giusta causa, il manager riceva due annualità di stipendio (inclusa la parte variabile calcolata “sulla media di quanto erogato” nell’ultimo triennio).
Una somma che, sulla base di quanto incassato da Guerra (circa 4,4 milioni all’anno negli ultimi tre anni), dovrebbe essere di poco inferiore ai 9 milioni, cifra che potrebbe essere rimpinguata dalla stipula di un patto di non concorrenza (possibilità contemplata dalle prassi remunerative di Luxottica). Guerra, inoltre, ha diritto a conservare i diritti (unit) alle azioni gratuite previsti dai performance share plan e non ancora maturati (perché il cosiddetto ‘periodo di vestizione’ non si è concluso) “in proporzione al periodo in cui il rapporto di lavoro ha avuto esecuzione”.
A sommare il tutto con un totale che fa 120 milioni ci pensa il Messaggero:
Guerra, al quale Matteo Renzi aveva pensato di affidare la guida del dicastero dello Sviluppo, ha inoltre diritto a conservare i diritti (unit) alle azioni gratuite previsti dai «performance share plan» e non ancora maturati (perché il cosiddetto periodo di vestizione ancora non si è concluso) «in proporzione al periodo in cui il rapporto di lavoro ha avuto esecuzione». A fine 2013 Guerra disponeva di circa 240 mila diritti, una parte dei quali si è trasformato in 76.500 azioni nel febbraio del 2014. Va detto che il cda può però derogare a questa regola «consentendo ad esempio la conservazione in tutto o in parte delle unit, ovvero prevedendo l’assegnazione di azioni o di una somma sostitutiva, parzialmente o totalmente, pur in assenza delle relative condizioni».
In altre parole, se si considerano le stock option liquidate negli ultimi tre anni e la liquidazione come da contratto, non è improprio parlare di buonuscita complessiva non inferiore a 120 milioni. Guerra, unanimemente giudicato tra i migliori manager under 50 attualmente al vertice di un gruppo italiano con interessi globali, ha guidato Luxottica per dieci anni portando il fatturato della società a 7,3 miliardi a fronte di un utile di 544 milioni (bilancio 2013) mentre l’azione, che è quotata anche a Wall Street, è cresciuta da 13 fino a 43 euro (ieri ha chiuso poco sopra 39 euro) a fronte di una capitalizzazione pari a 18,8 miliardi.
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