Antitrust: avvio indagine su sito Italia-programmi.net

ROMA – L'Antitrust ha deciso di avviare ''un'istruttoria per pratica commerciale scorretta, con possibile adozione di un provvedimento cautelare, nei confronti della societa' Estesa Limited''. La decisione e' stata presa, spiega l'Autorita', alla luce delle numerose segnalazioni di singoli cittadini e di associazioni dei consumatori, con particolare riferimento al sito www.italia-programmi.net.

Infatti, secondo le denunce ricevute, fa sapere l'Antitrust, ''digitando sul motore di ricerca Google il nome di un determinato software, in particolare l'antivirus Avira, accompagnato dalle parola 'gratis' o 'gratuito' o 'free', appariva come primo risultato il link www.italia-programmi.net. Selezionando il link, il consumatore veniva indirizzato ad un sito dove sotto la dicitura 'Scaricalo subito' era richiesto di fornire dati personali utili alla registrazione''.

Ecco che, ''una volta inseriti i propri dati, il consumatore sottoscriveva, sostanzialmente a sua insaputa, un contratto biennale con la societa' Estesa Ltd, con sede nella Repubblica delle Seychelles, per la fornitura di software al costo annuale di 96 euro da pagare anticipatamente una volta l'anno''.

E, si sottolinea, ''la pagina di registrazione riportava i termini dell'abbonamento con un'evidenza grafica non sufficiente ad una loro immediata percezione''. In sostanza, il consumatore era indotto a credere che si trattasse di un servizio gratuito.

Inoltre, spiega l'Autorita', ''decorso il tempo per il recesso, e talora anche prima di tale termine, senza dare al consumatore alcuna conferma del perfezionamento del contratto stesso, sembra che la societa' Estesa Ltd inizi a sollecitare i pagamenti e minacci azioni legali in caso di mancato adempimento, prefigurando a carico del consumatore ingenti costi aggiuntivi non quantificati ne' quantificabili''. Si tratterebbe di solleciti inviati pure a consumatori che hanno esercitato il diritto di recesso.

In alcuni messaggi inviati ai consumatori Estesa Limited fa anche riferimento, precisa l'Antitrust, ''in maniera falsa al fatto che i legali della societa' starebbero fornendo all'Autorita' Garante della Concorrenza tutta la documentazione 'richiesta' laddove di fatto nulla e' stato sino ad oggi richiesto e, pertanto, nessuna informazione e' stata fornita dalla societa'''.

A proposito l'Autorita' ricorda che tra il 2009 e il 2011 ''ha irrogato oltre 5 milioni di euro di multe per comportamenti scorretti che, attraverso il meccanismo della registrazione sui siti, inducevano i consumatori a sottoscrivere, in modo inconsapevole, contratti di fornitura di servizi vari''.

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