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Antitrust Ue indaga: “A Trenitalia e Fs aiuti di Stato indebiti”

di Daniela Lauria |27 Marzo 2014 15:05

L’ad di Fs Mauro Moretti (Foto Lapresse)

ROMA – L’Antitrust europeo ha avviato un’indagine conoscitiva su aiuti di Stato, presumibilmente non in linea con le norme europee, che Trenitalia e altre società del gruppo Fs avrebbero ricevuto. Il comunicato stampa diramato dalla Commissione europea, parla in particolare di alcune compensazioni per obblighi di servizio pubblico e il trasferimento a titolo gratuito di asset nell’ambito del trasporto merci.

La Commissione, si legge nella nota, “esaminerà se le misure abbiano conferito un vantaggio economico selettivo a Trenitalia a scapito dei suoi concorrenti”. E offrirà, altresì “ai terzi interessati la possibilità di esprimersi“, pur senza “pregiudicare l’esito” finale della valutazione.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa parlamentare Public Policy, l’indagine punta ad approfondire due questioni:

La prima riguarda il trasferimento gratuito di fondi “dall’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana Spa alle due società di trasporto merci di Trenitalia e Fs Logistica”, avvenuti tra il 2007 e il 2010, che secondo il governo italiano sono avvenuti nel contesto di “riorganizzazione iniziale del gruppo avvenuto nei primi anni del 2000”.

La seconda misura su cui si soffermerà l’esame della Commissione sarà relativa “alle compensazioni che Trenitalia sta ricevendo dal 2000 per l’adempimento di obblighi di servizio pubblico nel mercato del trasporto merci”, per i quali l’esecutivo europeo “dubita che vi sia la necessità in una parte sostanziale” della penisola.

La Commissione europea spiega come “nel 2000-2001 l’Italia abbia riorganizzato il suo principale operatore ferroviario”, ovvero Ferrovie dello Stato, creando “entità separate responsabili della gestione dell’infrastruttura (Rfi) e dei treni, ovvero Trenitalia Spa, per passeggeri e trasporto merci, e Fs Logistica Spa”. Il mercato del trasporto ferroviario italiano può essere considerato liberalizzato, da Bruxelles, a partire dal 2007.

Fs, in una nota successiva, si è detta disponibile “a collaborare con le autorità italiane ed europee per fornire tutti i chiarimenti necessari”, auspicando una rapida soluzione. E precisa:

“Le compensazioni ricevute dallo Stato per il contratto di servizio pubblico per il trasporto merci sono state nettamente inferiori ai costi sostenuti da Trenitalia per lo svolgimento del servizio, tal che si sono generate comunque perdite consistenti per la società nel corso degli anni”.

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