I posti di lavoro Apple all’estero non torneranno più negli Usa

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA

CUPERTINO, STATI UNITI -Il ‘Made in Usa’ non e’ piu’ una strada perseguibile per molti prodotti Apple. I posti di lavoro creati all’estero per produrre l’iPhone e gli altri prodotti Apple ”non torneranno” negli Stati Uniti. Una risposta secca quella che Steve Jobs ha dato lo scorso febbraio al presidente americano Barack Obama, durante una cena con i big della Silicon Valley.

E quei posti non torneranno – riferisce il New York Times ricostruendo l’incontro e la posizione di Apple – non solo perche’ la manodopera e’ meno costosa fuori dai confini nazionali, ma perche’ gli impianti non americani offrono una maggiore flessibilita’ e dipendenti diligenti e con ottime qualita’di carattere industriale.

Apple e’ una delle societa’ piu’ ammirate a livello mondiale e conta su 43.000 dipendenti negli Stati Uniti e 20.000 all’estero. E molti di piu’, circa 700.000, lavorano per coloro che hanno appalti con Apple: nessuno di questi e’ negli Stati Uniti. Apple e il suo elevato numero di dipendenti fuori dai confini americani e’ stata portata ad esempio anche nell’ultimo dibattito per le primarie repubblicane : ogni candidato ha presentato la propria ricetta per far tornare Apple a produrre prodotti ”Made in Usa”.

”La velocita’ e la flessibilita”’ degli impianti oltreoceano, soprattutto in Cina, ”lascia senza respiro. Non c’e’ alcun impianto americano che puo’ fare lo stesso” afferma un manager di Apple. L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha puntato sull’Asia per due motivi: il fatto che gli impianti possono essere ingraditi e ridotti piu’ velocemnte e che i canali di fornitura in Asia hanno superato quelli negli Stati Uniti.

”Vendiamo iPhone in 100 paesi. Non abbiamo l’obbligo di risolvere i problemi americani. Il nostro obbligo e’ quello di produrre il prodotto migliore” osserva un manager di Apple. Ma Apple non e’ l’unica societa’ a scegliere la strada dell’estero, e’ – secondo gli osservatori – uno spaccato della realta’.

 ”Prima le aziende sentivano l’obbligo di sostenere l’occupazione in America, anche quando non era la scelta migliore a livello finanziario. Ora questo non c’e’ piu’. I profitti e l’efficienza hanno sconfitto la generosita”’, sottolinea Betsey Stevenson, capo economista del Dipartimento del Lavoro fino allo scorso settembre.

Apple ha un valore in Borsa di circa 400 miliardi di dollari ma solo 63.000 dipendenti a livello mondiale, di cui 43.000 negli Stati Uniti. Apple ha un valore superiore a General Electric, che impiega 287.000 dipendenti e Wal-Mart che ne ha 2,1 milioni.