Un’estesa platea di beneficiari può ora richiedere all’INPS un assegno di 330 euro al mese: ecco come ottenere la prestazione.
Per chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese un’entrata fissa da 330 euro può essere fondamentale. Da soli, questi soldi, servirebbero ovviamente a poco. Ecco perché, prima di spiegare quali sono le soglie reddituali e i requisiti generali previsti dall’INPS per l’elargizione, è importante capire se l’assegno in questione è cumulabile con altre entrate.
Come capita per molte prestazioni assistenziali, l’assegno da 330 euro può essere cumulato con altre entrate, anche se solo entro certi limiti precisi. Per esempio, esiste compatibilità teorica con lo stipendio da dipendente e con altre rendite, se il reddito finale non supera una determinata soglia. È altresì possibile abbinare la prestazione all’assegno di inclusione, all’assegno sociale e alla pensione sociale. Va però considerato che l’assegno da 330 euro rilasciato dall’INPS fa reddito e dunque va sempre calcolato nel reddito ISEE e considerato come voce in grado di modificare il requisito economico utile per altre prestazioni.
L’INPS offre 330 euro al mese ai soggetti riconosciuti inabili al lavoro in modo grave e permanente al 100% che non hanno ancora compiuto sessantasette anni. La prestazione è nota come pensione di inabilità ed è erogata dall’INPS su domanda da parte degli interessati.
Nel 2024 questa pensione è leggermente aumentata. Fino all’anno scorso era pari a 330 euro mentre ora arriva a 333,33 euro al mese, offrendo anche diritto alla tredicesima di dicembre. Il requisito fondamentale è il grado di invalidità. Per ottenere l’assegno bisogna dimostrare tramite certificato medico la propria inabilità totale e permanente (100%). Conta poi l’età. E sono anche importanti le condizioni reddituali del richiedente.
Da questo punto di vista, è necessario avere un reddito annuo non superiore a 19.461,12 euro. Oltre al reddito per l’anno 2024 non superiore alla soglia indicata, i requisiti impongono un’età compresa tra i diciotto e i sessantasette anni, la cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno di durata non inferiore all’anno.
Il limite di sessantasette anni è stabilito perché al raggiungimento di questa età il beneficiario passa automaticamente all’assegno sociale sostitutivo che dà diritto a un importo base per il 2024 pari a 435,23 euro (senza gli aumenti istituiti per gli ultrasessantasettenni aventi diritto all’assegno sociale).
L’assegno da 330 euro è una prestazione non prevede finestre mobili né decorrenze posticipate. Quindi il primo rateo è erogato dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda all’INPS. Per fare la domanda occorre presentare il verbale di inabilità rilasciato dall’ASL.