Dopo l’avvicendarsi di voci, ipotesi più o meno confortanti, prospettive di vendita e tanto altro ecco la smentita di Unicredit: ”L’udienza del 23 giugno ha evidenziato spirito di collaborazione ma anche una significativa distanza sui contenuti economici e sulla struttura del possibile accordo. Quindi al momento non esiste un’ipotesi di operazione condivisa”.
Crolla così l’ipotesi, basata ricordiamo su voci di corridoio, del 24 giugno che prospettava il passaggio del club giallorosso, al pari di altri asset, sotto il cappello di Unicredit. Fino alle dichiarazioni di oggi del portavoce dell’istituto bancario, nell’aria c’era un accordo teso a valorizzare, e quindi a vendere, la società calcistica.
Oggi invece che di accordo si parla di collaborazione con la famiglia Sensi per la ristrutturazione del debito della Italpetroli, ma anche di distanza sui soldi che Unicredit dovrebbe versare per occuparsi della As Roma e di nessuna operazione condivisa.
Ecco allora che la data del 30 giugno a questo punto diventerebbe non calda ma caldissima. Nelle settimane scorse si sperava di arrivare a questa data con un accordo in tasca in vista del termine dell’arbitrato fissato al 5 luglio. A questo punto qui ci sarà la nera resa dei conti.