Assegno unico e universale per i figli a carico, i genitori separati o divorziati devono fare attenzione: se la richiesta verrà fatta da uno solo dei due, senza che l’altro la completi, l’importo potrebbe essere dimezzato.
Lo ha spiegato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione alla commissione Affari sociali della Camera.
Genitori separati, assegno unico dimezzato se non si completa la domanda
“Se il secondo genitore non interviene a completare la domanda, il primo genitore, ovvero il richiedente, riceverà solo il 50% dell’assegno. Questa è la principale condizionalità che imporrà ad entrambi i genitori di attenzionare la pratica, altrimenti riceveranno il 50%”.
Genitori separati e non, come richiedere l’assegno unico
Le domande potranno essere presentate da gennaio 2022. “Il genitore si collega e farà la propria domanda e riceverà il 50%, l’altro genitore riceve un sms (devono avere lo Spid entrambi) e nel momento in cui il secondo genitore completa la domanda potrà inserire il suo dato per ricevere il 50% o dire di versare il 100% interamente sulla domanda del genitore richiedente”, ha chiarito Tridico.
Assegno unico, Tridico: “Si parte a marzo”
Le risorse a disposizione per l’assegno unico sono “18,2 miliardi a regime”, “da marzo si parte con risorse complessive pari a 12,2 miliardi per il 2022 cui si aggiungono 6 miliardi a regime dal 2023”, ha detto Tridico in audizione alla commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico.
Assegno unico: ecco a quanto ammonterà
Il presidente dell’Inps ha spiegato che l’assegno unico “ha un importo a scalare da 175 euro mensili per Isee pari o inferiore a 15mila euro e diminuisce man mano fino a 50 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro. Anche senza presentazione dell’Isee le famiglie riceveranno 50 euro per figlio”, ha ricordato Tridico, aggiungendo che “poi ci sono delle maggiorazioni”.