NEW YORK – Compagnie assicurative italiane nel mirino di Moody’s. La colpa, come già sottolineato per Generali, è quella di avere troppi titoli di Stato nel loro portafoglio. E quindi di essere troppo legate all’andamento del Paese di appartenenza, cosa che, nel caso dell’Italia, non è una buona garanzia per gli investitori internazionali.
“Presentano un notevole rischio di concentrazione in titoli sovrani e la qualità dei loro attivi è dipendente, in larga misura, dalla qualità del credito sovrano italiano”, recita il rapporto dell’agenzia di rating, rilevando come oltre la metà degli attivi sia investito in emissioni di debito sovrano italiane.
Per Moody’s il deterioramento della qualità del credito sovrano dell’Italia, declassata negli ultimi anni a Baa2, con outlook negativo, ha ridotto la qualità del portafoglio investimenti del settore’.
E con oltre la metà dei propri attivi investiti in emissioni di debito sovrano italiane, per circa 240 miliardi di euro al 30 settembre 2013, le società assicurative italiane sono troppo legate alla qualità del credito sovrano italiano, e quindi, secondo Moody’s, a rischio.
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