Atac: si dimette Maurizio Basile, il manager dei risanamenti

ROMA – Per oltre un decennio è stato impegnato nel risanamento ed il rilancio di aziende pubbliche e private, Maurizio Basile, l’amministratore delegato dell’Atac che, dopo sei mesi dalla nomina, giovedì ha rassegnato le dimissioni dall’incarico. Basile è nato a Napoli il 23 dicembre 1948 e, dopo aver conseguito la laurea in economia e commercio, ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali in numerose aziende. E’ stato direttore centrale pianificazione e sviluppo nelle società ‘Sofin spa’, ‘Aviofer Breda’, Finsider e Alitalia. Ha curato importanti incarichi in varie aziende poste in liquidazione come Iritecna Spa e Italsanità.

Nel 2000 è stato presidente e amministratore delegato dell’Ente Tabacchi Italiani, il braccio produttivo dei Monopoli di Stato, di cui ha curato la privatizzazione: un incarico complesso che lo ha visto sul difficile ruolo di conciliare le esigenze dei lavoratori dell’amministrazione dei monopoli, con la valorizzazione del settore produttivo delle sigarette (ceduto alla inglese Bat), assicurando anche il passaggio dello strategico comparto della distribuzione presso i tabaccai.

Centrato l’obiettivo nel 2004 è direttore generale all’Anas, incarico che ha lasciato dopo pochi mesi per approdare alle Ferrovie dello Stato come direttore generale con deleghe su finanza, controllo e partecipazioni. Un nuovo incarico di rilievo arriva nel 2006. Diventa amministratore delegato di Aeroporti di Roma, società di snodo nel trasporto aereo della capitale nella quale e’ rilevante anche la presenza degli enti locali, il rapporto con il territorio. E’ il quinto amministratore delegato dopo la privatizzazione della società aeroportuale romana. Vi rimane fino all’ aprile 2008 quando lascia per uno stallo di rapporti all’interno dell’azionariato.

Ritorna così nel dicembre 2008, in seno all’Isagro, azienda che fa capo alla sua famiglia, affiancando nella gestione il fratello Giorgio, quale vicepresidente esecutivo. Il 19 ottobre del 2010 Basile è stato nominato amministratore delegato dell’Atac dove si è portato un gruppo di suoi fedelissimi collaboratori con cui negli ultimi decenni ha lavorato. Anche per quest’ultimo incarico l’obiettivo era quello di risanare l’azienda di trasporto capitolina ma a distanza di soli due mesi dal suo insediamento si è trovato a dover fronteggiare lo scandalo della parentopoli che ha travolto l’Atac.

Quando Basile è stato nominato all’Atac era capo di gabinetto del Sindaco Alemanno. Un uomo di fiducia del primo cittadino, dunque, ma dal profilo molto tecnico. In questi ultimi mesi, però, secondo quanto è trapelato, tra i due non sono mancati momenti di confronto serrato ed in una circostanza Basile, che ha sempre smentito la circostanza, avrebbe pronunciato anche una sorta di ultimatum per avere carta bianca nella gestione dell’azienda.

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