ROMA – Un ministro dice: “Mancano 8 miliardi per cancellare l’Imu e scongiurare l‘aumento dell’Iva“. Poi arriva un altro ministro e dice: “L’aumento dell’Iva non si può più evitare“. Il primo è Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia, il secondo è Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo Economico.
Zanonato
”A raccontare una cosa che oggi risulta impossibile si fa presto, ma poi diventa difficile”. Zanonato a Porta a porta ha quindi confermato che tra 16 giorni avremo l’Iva maggiorata di un punto: ”Si’, senza che il governo faccia nulla”.
Saccomanni
Saccomanni aveva chiamato gli 8 miliardi “il reperimento di coperture con tagli di spesa e ritocchi alla tassazione. Studiamo ogni tipo di soluzione”. Il motivo è sempre lo stesso: dobbiamo rientrare nei parametri imposti dall’Unione Europea.
Sos gettito fiscale
Secondo Saccomanni “stiamo andando sempre peggio”. Perché? “E’ calato il gettito fiscale, sia quello delle imposte che quello dell’Iva”. Ma come, le tasse aumentano e lo Stato incassa meno dalle tasse stesse?
”La situazione mostra dei segni che non sono precisamente incoraggianti, c’è un quadro peggiore, non solo una decrescita ancora seria, ma anche dati negativi per quanto riguardano il gettito delle imposte e anche dell’Iva”.
Iva, stop o rinvio?
Sull’Iva il governo ha allo studio ”tutto il ventaglio delle soluzioni”: dallo stop dell’aumento, che costa 4 miliardi l’anno, ad un rinvio di qualche mese in attesa di un ”miglioramento” dei conti pubblici. Ipotesi al momento improbabile.
Purché il governo lo decida subito, visto che l’aumento dell’Iva dal 21% al 22% (su alcuni prodotti) dovrebbe entrare in vigore dall’1 luglio.
Saccomanni ha poi specificato che ”il governo è al lavoro su tutti i temi che fanno parte dell’impegno programmatico del governo: pressione fiscale sui consumi e su proprietà immobiliare. E’ in corso una quantificazione globale delle esigenze di finanziamento per rispondere a questi obiettivi”.
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