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Più Iva, patrimoniale sugli evasori, province e comuni salvi: la nuova manovra

di Alberto Francavilla |28 Agosto 2011 12:01

ROMA – Iva più alta, patrimoniale sugli evasori, meno tagli su province e piccoli comuni. Dovrebbero essere questi i punti salienti della nuova manovra che sarà presentata dalla maggioranza dopo l’atteso vertice tra Berlusconi, Bossi e Tremonti. Le trattative tra Pdl e Lega, però non sono ancora chiuse, ma quel che è certo è che qualche correzione al testo bisognerà apportarla per ovviare ai mancati prelievi sulle pensioni (imposti dalla Lega) e a quello sul contributo di solidarietà dei redditi alti (chiesto dal Pdl), oltre a una rivisitazione dei tagli sugli enti locali (altro cavallo di battaglia dei leghisti).

Eppure, come ricorda Enrico Marro sul Corriere della Sera, non è detto che i soldi bastino comunque, per cui potrebbero essere necessarie ulteriori modifiche e la manovra assumerebbe un aspetto ancora più “lacrime e sangue” per i contribuenti italiani.

IVA L’aumento dell’Iva garantirebbe un gettito immediato nelle casse dello Stato. Allo studio della maggioranza vi sarebbe la possibilità di aumentarla di un punto percentuale (portandola dall’attuale 20% al 21%). Previsioni di guadagno: tra i 4 e i 5 miliardi l’anno.

Le obiezioni vengono dal ministro dell’Economia Tremonti: in primis perché il ministro potrebbe utilizzarla come carta di riserva nel caso le previsioni di prelievo non venissero rispettate. In secundis perché Tremonti vorrebbe inserire questa misura nella riforma del fisco: l’intenzione di Tremonti sarebbe infatti quella di ridurre l’Irpef (imposta sulle persone fisiche) per aumentare l’Iva (imposta sulle cose).

PATRIMONIALE CONTRO GLI EVASORI. Altro punto proposto con forza dalla Lega nelle ultime settimane: si tratterebbe di imporre una tassa a persone che hanno un tenore di vita più elevato rispetto a quello che dichiarano. Ossia, come ha puntualizzato recentemente anche la Padania, andare a verificare tramite gli strumenti tradizionali del redditometro i beni posseduti dai contribuenti (barche, auto di lusso, etc.). Gettito stimato: tra i 5 e i 7 miliardi l’anno.

PROVINCE E COMUNI. Dopo le pressioni della Lega, dovrebbero salvarsi tutti i piccoli comuni, anche se quelli con meno di 3 mila abitanti dovrebbero accorpare i servizi. Eppure, sottolinea D’Argenio su Repubblica, Berlusconi non avrebbe ancora rinunciato a un taglio “drastico” delle Province.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’. La Lega vorrebbe abolire del tutto il contributo di solidarietà per tre anni dei redditi superiori a 90 mila euro. Berlusconi starebbe tentando una mediazione, imponendo il contributo ai redditi superiori ai 200 mila euro.

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