Australia/ Pilbara, la regione dove non si conosce crisi econimica e non si ha memoria di recessione

C’è in Australia, precisamente nell’Australia occidentale, una regione su cui la crisi economica non è riuscita ad allungare i suoi tentacoli e dove, a memoria d’uomo, non si conosce la recessione.

Nella regione comunemente chiamata “Pilbara”, esiste un paesino, Tom Pice, dove tutti gli esercizi commerciali sono in attivo e dove gli unici due motel esistenti hanno sempre il tutto esaurito. La disoccupazione non esiste e nessuna casa è vuota o sfitta. La ragione di tanto fortuna è da cercarsi in quella polvere rossa che spesso ricopre le vaste praterie tutte intorno Tom Price.

Una polvere che viene dalle miniere di ferro, la vera arma dell’Australia contro la crisi economica e la recessione e che è anche il simbolo e la chiave delle strette relazioni che l’isola ha intrecciato negli anni con la Cina, primo cliente delle miniere e che già ha tentato di metterci le mani sopra con grossi investimenti. Finora è stata però fermata dalla grossa compagnia Rio Tinto.

Queste miniere dell’ovest australiano, quella di Tom Price come di altre cittadine simili, nacquero nel 1960 per rifornire il Giappone del ferro necessario alla costruzione delle metropoli e allo sviluppo del Paese. Più tardi iniziarono a servire alla Cina per lo stesso scopo inondando la regione nell’ovest dell’Australia di ricchezza e benessere.

Oggi gli abitanti di questa regione che è forse l’unico avamposto al mondo a non essere toccato dalla crisi economica, sperano che le miniere dell’ovest diventino presto la “banca del ferro” per il prorompente sviluppo dell’India.

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