ROMA – Nicola Zingaretti accusa Matteo Renzi di fare operazioni di basso livello contro il Pd sulla manovra. Ma intanto il governo riflette sulle tasse della discordia ed è pronto ad apportare modifiche sostanziali.
L’aumento delle tasse sulle auto aziendali potrebbe essere dimezzato, se non del tutto annullato, mentre per la plastc tax si profilerebbe uno slittamento oltre che un ridimensionamento, con l’entrata in vigore non prima di luglio. Nel qual caso, l’esecutivo sarebbe costretto a individuare misure compensative, considerando che le due misure valgono insieme oltre 1,3 miliardi di euro nel 2020.
Auto aziendali, la rimodulazione
Le norme sulle auto aziendali in “fringe benefit” riguardano circa due milioni di dipendenti. Secondo lo schema iniziale il valore dell’auto avrebbe dovuto concorrere per intero alla formazione del reddito del dipendente, al 100%, mentre finora era al 30%. L’aggravio sull’imponibile, cioè più tasse a erodere la busta paga netta, è stato duramente contestato da Matteo Renzi.
La rimodulazione offerta dal ministro dell’Economia in vista di un compromesso prevede di lasciare le cose come stanno per le auto green (ibride, elettriche), dimezzare lo sconto per quelle meno inquinanti (pagare le tasse sul 60% del valore dell’auto invece che sul 30%), abolire lo sconto su quelle più inquinanti (tasse al 100% del valore dell’auto).
Plasti tax dimezzata e rinviata a luglio
Dimezzare la tassa sulla plastica: è questo una delle ipotesi su cui sta lavorando il governo in vista dell’esame parlamentare della manovra. Attualmente è prevista una tassa di un euro al kg e, secondo quanto si apprende, si starebbe lavorando sia per restringere la gamma dei prodotti coinvolti sia sull’entità del prelievo e si starebbero facendo simulazioni su tre “scalettature” tra i 60 e i 40 centesimi al chilo. Si valuta anche l’ipotesi di rinviare a luglio l’entrata in vigore della norma, che ad ora scatterebbe a partire dal primo aprile.
Renzi esulta, Zingaretti esasperato
“Italia Viva è nata per risolvere problemi, non per fare polemiche. E adesso possiamo dire che la tassa sulle auto aziendali non ci sarà. Avanti così”. E’ il post su Facebook di Renzi che esulta per aver ottenuto quanto chiedeva. A dispetto dell’insofferenza del Pd che continua a stigmatizzarne le ripetute sortite critiche e i mille distinguo.
Il leader Pd Nicola Zingaretti ha riunito stamattina al Nazareno, i ministri dem e i capigruppo sulla manovra. Dalla riunione, segnala l’Ansa che cita fonti presenti all’incontro, è emersa “esasperazione per i continui atteggiamenti di Renzi e Di Maio”. “A forza di tirare, la corda si spezza”, è l’analisi dei partecipanti al vertice. (fonti Ansa e Agi)