Nel 2025, gli incentivi legati al bonus ecologico per il passaggio alle auto elettriche diminuiranno. E il trend appare poco incoraggiante.
L’UE ha fissato un obiettivo che a oggi appare poco obiettivo e concretizzabile: quello di eliminare dalle strade tutte le auto a combustione interna entro il 2035. In questo senso tanti Paesi dell’Unione stanno offrendo incentivi per stimolare l’acquisto di auto elettriche. In Italia, per esempio, è arrivato l’ecobonus.
Il Governo Meloni ha introdotto nuovi incentivi per chi acquista auto green (full electric o ibride). In teoria, il bonus può arrivare a oltre 13.000 euro, anche se bisogna rispettare vari requisiti relativi all’ISEE, al prezzo del veicolo nuovo e alla rottamazione dell’auto inquinante.
La piattaforma per le prenotazioni degli incentivi è stata attivata, con ritardo, a inizio giugno. E, almeno in termini di accesso e gestione delle richieste, il sito dedicato all’ecobonus per il passaggio all’elettrico sta funzionando meglio del previsto. Ciò che non piace agli automobilisti è l’iter burocratico previsto per l’agevolazione: i tempi di attesa sono lunghi e la documentazione da presentare è spesso eccessiva.
L’inventivo andrà avanti fino al 31 dicembre 2024. E poi? E poi nessuno sa bene cosa succederà. Anche perché dal Governo non sono ancora arrivate notizie circa una possibile estensione del bonus ecologico per le auto elettriche. Senza contare il fatto che l’attuale ministro dei trasporti ha più volte definito una “follia” la pretesa politica di incentivare l’acquisto di veicoli elettrici… Tutto ciò anche se in molte città italiane (Roma e Milano, per esempio) aumentano i divieti di circolazione per le vecchie auto a benzina.
In Francia, a partire da gennaio 2025, il cosiddetto bonus ecologico, ovvero la misura chiave per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici, tornerà a conformarsi su cifre abbastanza ridotte. Dopo vari adeguamenti operati dalla politica nel corso degli anni, l’agevolazione per le auto elettriche scenderà a un massimo di 3.000 euro. Un calo che, secondo le analisi degli esperti, potrebbe rallentare ulteriormente lo sviluppo delle auto elettriche in Francia.
Oltralpe, il bonus ecologique ha finora mostrato risultati assai incoraggianti: la misura, secondo i dati raccolti e comunicati dallo Stato, ha davvero incentivato il passaggio dai veicoli a benzina e diesel a quelli elettrici. Ma i francesi hanno dovuto comunque costatare una progressiva riduzione dell’agevolazione. Nel 2021 lo Stato francese versava fino a 6.000 euro di bonus a chi passava all’elettrico. Poi la cifra a si è ridotta 5.000 euro nel 2022. Nel 2024, si è arrivati a 4.000 euro. E nel 2025 il bonus ecologico per l’acquisto di auto elettrice, quasi sicuramente, diminuirà fino a un massimo di 3.000 euro.
Anche in Francia la necessità di ridurre la spesa pubblica è più impellente dell’esigenza di continuare a sostenere la transizione ecologica. E non è tutto: sempre in Francia sono già state inaspriti tutti i requisiti base per poter beneficiare del bonus. Una delle misure faro adottate nel 2024 è stata l’esclusione delle auto elettriche prodotte in Cina.
Tale mossa, ovviamente, è volta a favorire produttori europei e a limitare le importazioni. E c’è chi sospetta che nei prossimi anni la situazione non cambierà: la Francia continuerà a osteggiare le auto made in China, anche se conformi agli standard europei.
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