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Auto, ancora in caduta il mercato europeo. Per Fiat -23,9% delle immatricolazioni ad agosto

di admin |16 Settembre 2010 15:05

Prosegue il crollo del mercato automobilistico europeo, segno che dalla crisi ancora non si esce. Ad agosto – secondo i dati diffusi dall’ Acea – le immatricolazioni di auto nuove in Europa (i 27 della Ue più i paesi Efta: Islanda, Liechtenstein, Svizzera e Norvegia) sono ammontate a 731.503 unità, in calo del 12,1% rispetto allo stesso mese del 2009. Mercato negativo anche nel mese di luglio (-17,9), con un totale di 1.068.433 immatricolazioni.

Nei due mesi estivi è crollato anche il mercato italiano, che ad agosto segna -19,3% (a 68.718 immatricolazioni) e a luglio -25,7% (a 153.205 immatricolazioni). Nei primi otto mesi del 2010 le immatricolazioni di auto nuove sono ammontate in Europa a 9.300.306 unità (-3% sullo stesso periodo del 2009) e nei primi sette mesi a 8.567.436 unità (-2,1%).

In linea con il calo europeo anche i dati che arrivano dal gruppo Fiat, che ha immatricolato ad agosto in Europa occidentale (15 paesi Ue più quelli Efta) 44.124 autovetture, segnando un forte calo del 23,9% rispetto allo stesso mese di un anno fa. A luglio il gruppo torinese aveva segnato un tonfo delle immatricolazioni del 31,4%, a 77.116 unità. Nei primi otto mesi dell’anno, il calo è stato del 13%, a 707.408 immatricolazioni e nei primi sette mesi del 12,2%, a 663.284 immatricolazioni.

La quota di mercato del gruppo Fiat in Europa occidentale si è attestata ad agosto al 6,6%, in calo rispetto al 7,5% registrato ad agosto di un anno fa. Per il gruppo la quota di luglio si attesta al 7,7% dal 9,1% di luglio 2009. Nei primi otto mesi dell’anno la quota Fiat Auto in Europa occidentale è stata dell’8%, contro il 9% dello stesso periodo di un anno fa, mentre nei primi sette mesi si è attestata all’8,2%, rispetto al 9,2% del pari periodo 2009.

La Fiat, però, commenta in modo non del tutto negativo i risultati. Ammette sì il calo delle vendite in estate, ma attribuendolo al fatto che nel 2009 aveva beneficiato in maniera forte della sua gamma di vetture a basso impatto ambientale, che usufruivano degli eco-incentivi in numerosi Paesi europei.

A questo si è unita poi una peculiarità del mercato italiano, nota a tutti da sempre: in estate rallenta perché a pochi viene in mente di cambiare auto con le ferie che incombono.

Vedendo nel dettaglio i modelli si nota che il mercato ha premiato i “cavalli di battaglia” del gruppo: Panda, Punto e 500. La Panda è sempre l’auto più richiesta nel segmento A con una quota nell’anno del 17,2 per cento; bene anche la 500, che con il 12,3 per cento di quota è la seconda vettura pù’ venduta in Europa del suo segmento.

Buoni risultati anche dalla Punto, che con il 7,3 per cento di quota si conferma tra le vetture più vendute nel segmento B. Positivo anche il bilancio dell’Alfa Romeo: sul fronte dei modelli la Giulietta continua a essere accolta molto positivamente su tutti i mercati: al Salone dell’automobile di Parigi (inaugurazione il 2 ottobre) sarà proposta con il nuovo Diesel 2.0 JTDM-2 da 140 cv e l’innovativo cambio automatico a doppia frizione Alfa TC.

Oggi i soci Fiat hanno votato lo scorporo del gruppo annunciato ad aprile dall’amministratore delegato Marchionne. Lo “spin-off” prevede la divisione del settore auto da una parte (Fiat group automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau più parte di Fiat Power Train), e dall’altra quello delle macchine agricole, Iveco (veicoli commerciali) e Fpt Industrial & Marine. Da inizio gennaio le due società saranno quotate in Borsa e i soci avranno un’azione Fiat e una Fiat Industrial per ogni titolo posseduto di Fiat Spa.

”E’ un grandissimo giorno per l’Auto. Finalmente potrà decidere il proprio destino senza preoccuparsi delle conseguenze per Cnh. Deve avere la totale libertà di scegliere con chi andare avanti”. Così l’ad della Fiat Sergio Marchionne ha risposto durante la conferenza stampa in merito allo scorporo. ”Finalmente l’Auto è libera dalle escavatrici e dai trattori”, ha aggiunto.

”Continuiamo a confermare l’impegno per la Grande Alfa anche grazie alla possibilità che si è aperta sul mercato americano”, ha detto ancora Marchionne, rispondendo su un possibile interesse della Volkswagen per l’Alfa Romeo. ”E’ un impegno serio – ha aggiunto – continua e c’è. Se qualcuno ha bussato per l’Alfa? Non io, chi ha bussato ha bussato, ma non è stata la Fiat. Quello che fa la Volkswagen non sono affari nostri”.

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