Autostrade, c’è l’ipotesi di un passante senza padaggi per Bologna

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

Giovanni Castellucci

Un passante nord ‘light’, più corto e senza pedaggio per i pendolari, per tentare di superare i paletti messi dall’Unione Europea. E’ l’ipotesi di progetto presentata tre mesi fa da Autostrade per l’Italia al ministero delle Infrastrutture, ancora in attesa di conoscere il responso della Ue sulla nuova bretella autostradale a nord di Bologna. Da quello, infatti, dipende anche il destino della nuova proposta: se Bruxelles cambierà idea e consentirà l’affidamento diretto ad Autostrade, potrebbe avere un futuro, se invece verrà confermata la messa a gara, la società si tirerà indietro.

”A nostro avviso l’ipotesi è compatibile con le prescrizioni della Ue”, ha detto durante un convegno dell’Ance a Bologna l’ad di Autostrade Giovanni Castellucci invitando comunque a non illudersi troppo. A una nuova versione del passante Autostrade stava pensando già dal 2007 quando ”abbiamo messo nel nostro bilancio uno stanziamento compatibile”. Sei mesi fa la chiamata del ministero, e tre mesi dopo la presentazione della prima bozza di lavoro. Si tratterebbe, ha spiegato Castellucci, di un potenziamento fuorisede dell’attuale autostrada ”che non allunga in maniera sostanziale il tracciato del traffico passante”, e non di un nuovo tratto autonomo. ”Il tracciato – ha precisato – prevede che chi vuole può continuare a prendere la strada attuale, anche se faremo di tutto per incentivare il passaggio sul passante”. Per farlo Autostrade ha in mente limiti di velocità diversi tra i due percorsi (130 e 80 km/h), ma non ha intenzione di inserire un pedaggio su quello ‘vecchio’ per finanziarsi l’opera: ”far pagare un euro a pendolare non è un modello che ci piace”.

Di date, comunque, è ancora presto per parlare. ”Non ne dirò, ma siamo pronti a discutere da domani con gli enti locali per rendere l’opera cantierabile e accettabile dalla popolazione”, ha spiegato. Rimane la spada di Damocle della risposta Ue che Matteoli attende da un anno e mezzo: ”Come nel 2007 per quest’opera diciamo che non ci facciamo avanti, né ci tiriamo indietro”, ha concluso Castellucci facendo intendere che Autostrade sarà disponibile solo in caso di un cambio di rotta da parte europea.