Donne d’Impresa: Susanna Bartalucci ITLA SPA: l’industria metalmeccanica alla prova della Intelligenza Artificiale.
Una donna ai vertici di un’azienda assolutamente metalmeccanica! Susanna Bartalucci, infatti ha lavorato in ITLA dal 1995 prima occupandosi di implementazione dei sistemi certificati, poi della gestione fornitori e oggi alla direzione acquisti e sistemi integrati.
ITLA SPA, nasce nel 1981, per la costruzione di semilavorati in lamiera per aziende di prodotti per l’edilizia. Nel 1994 l’azienda cambia compagine sociale. La strategia aziendale amplia la gamma di clientela nei diversi settori dell’arredamento, della ricambistica per auto e per moto, ferramenta e dell’agricoltura ed in tutti i settori dove c’è necessità di lavorare il ferro a livello industriale.
È separata, con due figli, Nicolò di 18 anni e Allegra, sedicenne. Una vita di pane e metalmeccanica, anche se le è rimasta la gioia di sciare, di correre al mare appena possibile e di amare tanto la neve nell’alta montagna.
Quando le ho chiesto se nella vita rifarebbe tutto quello che ha fatto mi ha risposto con estrema sincerità, dicendo che oggi ha capito che dovrebbe prendere “meno di petto” la vita. Non sempre ha pensato con un’apertura a 360° e dice di essere stata anche un po’ ottusa – nel prendere certe decisioni – pur di raggiungere gli obiettivi che si era proposta.
Come tutte le donne nate sotto il segno dell’acquario è persona estremamente aperta agli altri e ci racconta che anche da bambina giocava con le sue coetanee femmine, ma anche con i maschi, perché ha sempre cercato di “fare squadra” nei giochi prima e nella vita dopo. La curiosità è la dote che si riconosce Susanna ed è sempre quella curiosità che l’ha spinta ad informarsi e crescere culturalmente ma anche socialmente.
Laurea magistrale in Giurisprudenza. Erasmus in Belgio e Master in Controllo di Gestione presso l’Università di Pisa ma non ne sappiamo mai abbastanza – dice – perché tutta la nostra vita è anche imparare ogni giorno dalle piccole cose, come anche dalle grandi prove che accadono nel corso di un’esistenza, ed alcune ci sono già state. Ha tanti sogni ancora nel cassetto Susanna. Sorride e non ce li vuole dire. Ma noi, imperterrite e per conoscerla meglio e di più le abbiamo chiesto.
Una “metalmeccanica” nel lavoro, quasi un “pesce fuor d’acqua”. E nella vita, invece, come si definirebbe?
È vero, il mondo della metalmeccanica è tradizionalmente dominato dagli uomini, ma io non mi sono mai sentita un ‘pesce fuor d’acqua’. Anzi, mi sono sempre trovata a mio agio nel mio ruolo grazie alla mia passione per la tecnologia, l’innovazione e lo sviluppo della mia azienda. Al di fuori del lavoro, mi definirei una persona curiosa e dinamica. Amo dedicare il mio tempo libero a diverse attività che mi permettono di rilassarmi e ricaricare le energie.
Ad esempio, sono una grande appassionata di mare e neve; passare del tempo all’aperto mi aiuta a trovare un equilibrio tra la vita lavorativa e quella personale. Inoltre, mi piace viaggiare, ovunque e soprattutto informarmi e scoprire attività o opportunità che mi offrano nuove prospettive e idee da applicare anche nel mio ruolo lavorativo. In generale, un forte entusiasmo di base verso la vita mi permette di affrontare ogni giorno con energia e tenacia, le sfide ed i nuovi cammini che ci creiamo
102 dipendenti: 18 addetti agli uffici, 3 addetti alla qualità e 81 alla produzione. Cosa ci può dire della “parità di genere” nella sua azienda?
Il settore metalmeccanico è storicamente dominato dagli uomini, e il processo di cambiamento non è scontato. Nel tempo, abbiamo cercato di implementare il ruolo delle donne non solo nei ruoli impiegatizi dove sono già in posti di rilievo, ma anche in quello Tecnico, Operativo e della Qualità.
Abbiamo avuto anche un’ottima saldatrice ma da qui a dire che il settore ha variato la propria connotazione ce ne vorrà. Per me che mi occupo anche delle assunzioni il genere non è stato mai una discriminante ma io non ho altra scelta dagli uomini, non è che discrimino per alcuni compiti!!! Abbiamo avviato partnership con istituti tecnici e università per incoraggiare le giovani donne a considerare carriere nel settore metalmeccanico, vediamo se col tempo riusciremo a creare nuove appassionate.
Nella nostra azienda, ci impegniamo a garantire che tutte le dipendenti abbiano le stesse opportunità di avanzamento e che la loro voce sia ascoltata e rispettata. Crediamo che un ambiente di lavoro diversificato porti a migliori decisioni, maggiore innovazione e un miglioramento complessivo delle performance aziendali anche se in generale gli ultimi tempi post covid in generale hanno portato livelli di conflittualità mai così presenti prima, ed occorre valutare una maggiore varietà di genere come un vantaggio competitivo della Squadra ITLA e un antidoto a logiche di aggressività e disfattismo.
Come tante aziende italiane, sicuramente state affrontando i pro e i contro dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Quale il futuro di ITLA a proposito di queste tecnologie e servizi così innovativi?
“L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta una rivoluzione per il settore metalmeccanico, e ITLA sta abbracciando questa innovazione con entusiasmo. Attualmente, stiamo utilizzando l’IA in diversi ambiti per migliorare l’efficienza, la qualità e la competitività della nostra azienda.
Abbiamo già implementato sistemi di manutenzione predittiva che utilizzano algoritmi di IA per monitorare i nostri macchinari ed i consumi. Questi sistemi ci permettono di prevedere e prevenire guasti, riducendo i tempi di inattività e ottimizzando la produttività. Inoltre, l’IA viene utilizzata per ottimizzare i processi di produzione, analizzando grandi quantità di dati per identificare aree di miglioramento e ridurre gli sprechi.
Guardando al futuro, intendiamo espandere ulteriormente l’uso dell’IA in diverse aree strategiche. Stiamo esplorando l’integrazione dell’IA nei processi di progettazione, per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti e migliorare la personalizzazione delle soluzioni offerte ai nostri clienti. L’IA ci permetterà di analizzare le esigenze dei clienti in modo più preciso e di rispondere con soluzioni su misura in tempi più rapidi.
Un’altra area di interesse è l’automazione intelligente. Stiamo valutando l’implementazione di robot collaborativi, o cobot, che lavorano fianco a fianco con i nostri operatori umani, migliorando la sicurezza e l’efficienza dei processi produttivi. Questi cobot, grazie all’IA, possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti nelle linee di produzione e svolgere compiti ripetitivi, liberando i nostri dipendenti per concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto.
Naturalmente, l’adozione dell’IA comporta anche delle sfide, come la necessità di formazione continua per il nostro personale e la gestione delle preoccupazioni etiche legate all’automazione. Tuttavia, siamo convinti che i benefici superino di gran lunga questi ostacoli. Stiamo investendo in programmi di formazione per garantire che i nostri dipendenti abbiano le competenze necessarie per lavorare con queste nuove tecnologie e stiamo sviluppando una cultura aziendale che valorizza l’innovazione e l’adattabilità.
In conclusione, ITLA vede l’IA come un elemento chiave del nostro futuro. Siamo determinati a sfruttare appieno le potenzialità di queste tecnologie per migliorare i nostri processi e le nostre competenze perché ricordiamo che questi sono strumenti a guidarli ci devono sempre essere le teste pensanti.
I suoi figli dovranno scegliere il loro percorso formativo e lavorativo. Seguiranno le orme della mamma?
Preferisco che i miei figli scelgano il loro percorso formativo e lavorativo in base alle loro passioni e interessi personali. Se in futuro dovessero decidere di seguire le mie orme e lavorare in ITLA, sarei certamente orgogliosa, ma desidero che lo facciano per le ragioni giuste, e non per aspettative esterne.
Lavorare in un’azienda come ITLA può portare grandi soddisfazioni professionali e personali. Tuttavia, è anche un percorso che richiede molta dedizione, resilienza e la capacità di affrontare sia i successi che le sfide. È importante che comprendano che ogni progetto può avere un impatto significativo, sia positivo che negativo, e che la passione per ciò che fanno sarà il motore che li guiderà attraverso entrambe le esperienze.
Il mio consiglio per loro, indipendentemente dal settore che sceglieranno, è di seguire ciò che li entusiasma e di essere sempre pronti a impegnarsi al massimo. Solo così potranno trovare soddisfazione e successo nel loro lavoro
Vita privata, lavoro e lavoro. Qualche rimpianto?
Se devo essere onesta, uno dei miei rimpianti è di non aver mai vissuto con leggerezza. Ho sempre affrontato la vita e il lavoro con grande serietà e dedizione, e questo mi ha portato a ottenere grosse soddisfazioni. Tuttavia, col senno di poi, credo che un po’ di leggerezza non avrebbe guastato.
A volte mi rendo conto che sarebbe stato utile prendere le cose con “respiro leggero”, godermi di più i momenti, sia nella vita privata che nel lavoro. Penso che trovare un equilibrio tra impegno e leggerezza sia fondamentale per il benessere personale e professionale. Penso di aver vissuto anche una fase di burn out. Questa consapevolezza mi ha spinta a valorizzare maggiormente i miei momenti di tempo libero e a cercare momenti di relax e divertimento, che ora considero parte integrante della mia vita.
È una lezione che cerco di trasmettere anche ai miei figli e ai miei collaboratori: l’importanza di lavorare duramente, ma anche di sapere apprezzare e godersi il momento. Alla fine, credo che un equilibrio tra serietà e leggerezza possa portare a una vita più soddisfacente e completa ma non meno coerente.
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