Azioni ai dipendenti Stellantis a prezzo scontato: sottoscrivono in 85mila, 31% in Francia, 13% in Italia

I dipendenti di Stellantis hanno sottoscritto 4,4 milioni di azioni per un importo totale di 65 milioni di euro investiti. Il piano Shares to Win, introdotto a meno di tre anni dalla nascita di Stellantis, ha coinvolto oltre 85.000 dipendenti in Francia e in Italia.

Azioni ai dipendenti Stellantis a prezzo scontato

I dipendenti hanno beneficiato di condizioni agevolate, quali uno sconto del 20% sul prezzo di riferimento delle azioni e un contributo integrativo garantito dall’azienda pari al 100% dell’investimento personale fino a un massimo di 1.000 euro. Dal primo semestre del 2024 il piano sarà esteso ai 242.000 dipendenti.

La campagna Shares to Win, il cui periodo di sottoscrizione andava dal 13 al 30 novembre, ha riscosso un grande successo – spiega Stellantis – con un investimento totale di circa 65 milioni di euro, di cui 47 milioni provenienti da investimenti individuali e 18 milioni dal contributo integrativo dell’azienda.

Coinvolti 85.000 lavoratori di Francia e Italia

Quest’anno il 22% dei dipendenti aventi diritto ha sottoscritto Shares to Win, con un investimento individuale di circa 2.470 euro. In Francia, il 31% dei dipendenti Stellantis coinvolti nell’iniziativa ha sottoscritto Shares to Win. In Italia, il tasso è stato del 13%, un risultato notevole – afferma l’azienda – se si considera che si trattava del primo piano di azionariato per i dipendenti ex-Fca nel paese.

E’ possibile che in futuro i rappresentanti dei lavoratori partecipino alle scelte strategiche e al board di Stellantis. Lo ha detto Xavier Chereau, responsabile delle Risorse umane a livello mondiale di Stellantis commentando il successo del piano di acquisto di azioni del gruppo da parte dei dipendenti.

Intanto l’agenzia di rating S&P ha alzato il giudizio di merito di credito di Stellantis da ‘Bbb’ a ‘Bbb+’ con prospettiva stabile. Tra le motivazioni del rialzo le stime su una “forte profittabilità e generazione di cassa nonostante le peggiorate condizioni del mercato dell’auto e la necessità di maggiori investimenti”.

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Warsamé Dini Casali