Baglietto presenta il piano per abbattere il debito

Il vertice della Baglietto, ha incontrato le principali banche creditrici ed ha presentato il nuovo businness plan che tiene conto del nuovo contesto economico – Il primo obbiettivo sarà quello di ripatrimonializzare circa 50 milioni garantiti per circa il 95 per cento dall’azionista di maggioranza stesso e per il resto dalle banche
Uno yacht della flotta Baglietto

La Baglietto, industria che opera nel settore nautico, ha un debito molto alto che si aggira, considerando tutti i cantieri, intorno ai 65 milioni. Nel 2009 infatti, la società nautica ha subito un pesante stop con un fatturato previsto in calo che si aggira intorno al 45 per cento.

Per far fronte a questa situazione, il vertice della società e l’amministratore delegato Maurizio Cei, hanno incontrato le principali banche creditrici, tra le quali UniCrredit, Intesa san Paolo e Banco Popolare ed hanno presentato il nuovo businness plan che tiene conto del nuovo contesto economico.

Il  primo obbiettivo da raggiungere sarà quello di ripatrimonializzare circa 50 milioni garantiti  per circa il 95 per cento dall’azionista di maggioranza stesso, che è la Camuzzi delle famiglie Garilli e Jannuzzelli. Le banche si dovrebbero fare carico del restante e dovrebbero anche garantire il credito di firma, che offre le garanzie integrali che permettono di portare a termine una commessa.

La struttura produttiva italiana resterà la stessa, ma a Varazze verrano prodotte solo piccole imbarcazioni, mentre a La Spezia verranno ridotti i volumi produttivi. I due impianti tunisini invece, verranno accorpati. Tutto ciò porterà ad una riduzione della forza lavoro di circa 60 – 70 unità sui 200 impiegati attuali.

L’operazione dovrebbe rilanciare l’azienda riportandola entro il 2010 alle stesse quote di mercato del 2009. Ora la palla passa alle banche che devono dare il loro assenso all’operazione.

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