ROMA – C’è Banca Ifis, banca che si occupa di credito commerciale, di credito finanziario di difficile esigibilità e di credito fiscale, all’esame della Lettera all’Investitore di questa settimana (leggi qui), il report online di Alberto Nosari, bilancio 2013 e prospetti per il 2014. Le attese per il triennio 2014-1016 indicano una crescita media annua del margine di intermediazione nell’ordine della doppia cifra e l’esercizio in corso dovrebbe presentare un valore dell’aggregato tendente ai 300 milioni rispetto ai 268 del 2013.
Ancora più significativo lo sviluppo dei risultati netti poiché sarà confermata la forte attenzione ai costi e all’efficienza, mentre le rettifiche su crediti dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili in valore assoluto ma ridursi in percentuale in quanto la modesta evoluzione dei crediti dubbi, sofferenze incluse, si coniugherà con un deciso sviluppo dei volumi.
Più in particolare, l’evoluzione dell’attivo deteriorato beneficerà dell’attenzione maniacale alla selezione della qualità nell’erogare credito delle PMI, che oltretutto potrà fare leva su un modello di business vincente come dimostrano i più recenti dati sull’evoluzione del rapporto sofferenze nette/impieghi, sceso dal 4,4 al 2,6% nell’ultimo esercizio lungo un percorso che sarà confermato nel 2014 e dovrebbe portarlo a regime ai livelli pre crisi.
Tale incidenza nel 2014 beneficerà pure della forte accelerazione di quei volumi la cui crescita media annua è prevista a doppia cifra per la durata del piano, ma con una forte accelerazione nell’esercizio in corso. Le attese sul 2014 indicano infatti una dimensione complessiva degli impieghi nell’intorno dei 2,8 miliardi rispetto ai 2,2 circa dello scorso anno. Inoltre una forte crescita è attesa nel settore dei crediti di difficile esigibilità originati dal credito al consumo